La Guardia Costiera di Gaeta interviene in soccorso di un marittimo infortunatosi durante le operazioni di pesca
Nel primo pomeriggio odierno, intorno alle ore 14.05, la sala operativa della Guardia Costiera di Gaeta ha ricevuto una chiamata di soccorso via radio (may day) da parte di un motopeschereccio appartenente alla marineria locale, il cui comandante ha riferito circa l’infortunio occorso ad un membro dell’equipaggio durante le fasi di salpamento delle reti nel corso dell’ordinaria attività di pesca.
In base alle prime informazioni riferite, è emersa la gravità della situazione e la necessità di un immediato intervento di soccorso.
La sala operativa della Capitaneria di porto, pertanto, in applicazione delle procedure operative del caso, ha allertato il Servizio 118 al fine di far imbarcare il personale sanitario sulla dipendente motovedetta CP2112 e, contestualmente, attivato anche il C.I.R.M. (Centro internazionale radio medico), organo deputato al servizio di telemedicina per il personale della gente di mare.
Una volta imbarcati i sanitari del Servizio 118, la motovedetta CP 2112 si è diretta prontamente sul punto della segnalazione, a circa 2 miglia dal litorale antistante S.Agostino.
Raggiunto ed affiancato il peschereccio, la motovedetta CP 2112 ha consentito il passaggio dei sanitari sull’unità soccorsa per prestare le prime cure al marittimo infortunato, il quale è stato poi trasbordato sulla motovedetta e, con la costante assistenza del personale medico, trasportato presso la banchina Caboto del porto di Gaeta, dove era atteso dall’ambulanza che, nel giro di pochi minuti, lo ha trasportato presso il nosocomio di Formia. Al momento dell’arrivo in banchina il malcapitato era cosciente.
Nel giro di poco meno di un’ora dalla prima segnalazione si sono concludese le operazioni di soccorso, grazie alla tempestività ed alla sinergia degli interventi del personale della Guardia Costiera e del Servizio 118.
Una volta giunto in porto il motopeschereccio, sono state attivate le previste procedure di inchiesta da parte del personale della Capitaneria di porto, tese a ricostruire la dinamica dei fatti e le circostanze nelle quali è maturato l’infortunio occorso al marinaio, un marittimo di nazionalità indonesiana regolarmente imbarcato a bordo.