La Commissione Urbanistica ratifica la Convenzione della Regione Lazio per le funzioni di pianificazione urbanistica e presenta lo studio sulla variante urbanistica della Marina di Latina
Uno dei punti all’ordine del giorno nella Commissione Urbanistica di oggi, 20 settembre, presieduta da Roberto Belvisi, consigliere comunale in forza alla Lega, era quello di ratificare la proposta di delibera per la delega di pianificazione urbanistica, ora pronto per andare in assise comunale.
Già alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva c’è stata da parte della Commissione l’adesione come strumento attuativo alla convenzione con la Regione Lazio per le funzioni di pianificazione urbanistica, disposta dalla legge regionale numero 19 del 2022.
In verità il primo punto all’odg era inerente il Lido: infatti è stato portato lo studio steso sulla Marina di Latina, in particolare la presentazione dello studio preliminare finalizzato alla redazione della variante Urbanistica dei comprensori costieri della Marina di Latina.
E così al punto due l’approvazione proposta di delibera di consiglio per la delega al comune di Latina delle funzioni di Pianificazione Urbanistica.
“La Commissione lavora sodo, tra burocrazia e visioni della città futura” – spiega Roberto Belvisi – “In particolare siamo concentrati su questo straordinario strumento utile da parte del Comune ad accelerare ogni procedura burocratica per affrontare le sfide quotidiane di sviluppo del territorio grazie all’adesione alla convenzione con la Regione Lazio per le funzioni di pianificazione urbanistica. Poi, ecco il concentrarsi su uno dei punti di sviluppo del territorio: la Marina”.
La convenzione per le funzioni di pianificazione urbanistica ratificata dalla Commissione oggi, per una questione di mera trasparenza, verrà presentata anche nella prossima assise comunale e da lì inviata alla Regione Lazio.
La convenzione – recita una nota del consigliere comunale Roberto Belvisi – è un’autentica rivoluzione sulle competenze in materia urbanistica, consentendo ai Comuni laziali di essere più veloci negli iter procedurali, sburocratizzando non poco la mole di lavoro: infatti, le adozioni dei più importanti strumenti urbanistici, come le varianti al Prg, i Ppe e la rigenerazione urbana, a mero titolo esemplificativo, non dovranno più attendere il parere vincolante da parte della Regione Lazio ma possono essere direttamente approvati dal Consiglio comunale senza ulteriori vincoli e passaggi di competenze, agendo così in maniera diretta e incisiva sul territorio.