La destagionalizzazione sul litorale del capoluogo rimane argomento complesso e non sarà automatica per i balneari, nonostante nell’ultima legge di Bilancio un emendamento ha consentito, sino a dicembre 2020, di poter tenere installate strutture le amovibili anche fuori stagione.
“In mancanza di richiesta del titolare, così come in mancanza di nuovo titolo abilitativo edilizio e di integrazione della SCIA, resta confermato l’obbligo di procedere alla rimozione delle strutture entro e non oltre 31 ottobre p.v.
A comunicarlo, con una nota, è l’Assessore all’Ambiente del Comune di Latina Roberto Lessio che ha ha voluto precisare alcuni aspetti della prima destagionalizzazione pontina.
In base alla legge che ha istituito questa opportunità (n. 145/2018, art. 1, comma 246), possono restare montate solo le strutture per le quali i titolari hanno presentato apposita richiesta;
le autorizzazioni già pubblicate sul sito del Comune (altre sono al vaglio dell’ufficio Demanio Marittimo), vengono concesse al solo fine di far permanere le strutture su area demaniale;
una volta ottenuta tale autorizzazione, ai concessionari è comunque fatto obbligo di ottenere un nuovo titolo abilitativo edilizio presso il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), così come prevede la delibera di Consiglio comunale di indirizzo;
è fatto inoltre obbligo di integrare, sempre presso il SUAP, l’apposita Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presentata all’inizio della stagione balneare appena trascorsa; il Comune di Latina resta esente da ogni responsabilità su eventuali danni che per varie cause potranno interessare le strutture stesse.