“Ecco come cambierà la Marina di Latina dopo l’approvazione in Commissione urbanistica, fermo restando tutti i passaggi fino all’assise comunale”
È stato approvato il Pua. Oggi, 4 dicembre, in commissione urbanistica, presieduta dal consigliere comunale Roberto Belvisi, in riunione congiunta con la Commissione Marina trasporto e viabilità, presieduta dal consigliere Federica Censi, e che ha visto la partecipazione attiva dell’assessore all’urbanistica Annalisa Muzio, si è arrivati alla conclusione di un iter che – secondo una nota della Lega – “scriverà la storia sulla Marina di Latina”.
Infatti, “dopo questa approvazione si va in consiglio comunale e poi in conferenza di servizi e poi il nuovo passaggio in consiglio comunale per l’approvazione definitiva, portando avanti un discorso partito nel 2016 e ripreso nel 2020 in modo che siamo pronti già per l’anno prossimo con un nuovo Piano” sottolineano Roberto Belvisi e Federica Censi, presidente della Commissione Marina trasporto e viabilità.
“Come si ricorderà il “Piano comunale di utilizzazione delle aree del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative” era stato redatto secondo le linee di indirizzo, espresse a seguito del dibattito tenutosi in seno alla Commissione Governo del Territorio, ed approvate su diversi temi che potrebbero cmabiare il volto del litorale latinense.
Tra queste nelal delibera leggiamo l’attuazione di tutte le procedure atte a consentire la destagionalizzazione che dovrà essere attuata rispettando la normativa vigente che prevede l’obbligo di apertura durante tutto l’arco dell’anno in modalità opportunamente regolamentata, nonché prevedere la traslazione degli stabilimenti situati in area di erosione dell’arenile e prevedere la possibilità di ampliare l’estensione dell’attuale impalcato degli stabilimenti balneari e consentire la realizzazione di zone ombreggiate per la realizzazione di colonie ed attività ludiche, tuttavia sempre nel limite che, la quota di almeno il 50% di arenile da destinare a spiaggia libera, sia distribuita in maniera omogenea tale da consentire adeguata alternanza di tratti di spiaggia libera e tratti di arenile dato in concessione a stabilimenti balneari e a spiaggia libera con servizi.
All’interno della delibera anche la possibilità di aumentare la ricettività attraverso la possibilità di realizzare strutture ricettive, bungalow, capanne, gazebo e coperture amovibili che possono creare zone d’ombra anche per giochi per bambini, secondo quanto previsto dalla normativa regionale in materia; prevedere la stipula di convenzioni con soggetti interessati alla gestione delle spiagge libere i quali assicurano servizi di assistenza, salvataggio, servizi igienici accessibili a persone con disabilità, pulizia dell’arenile e percorsi fino alla battigia accessibili ai disabili, più patti di collaborazione con i concessionari degli stabilimenti balneari e degli esercizi commerciali delle spiagge libere con servizi finalizzati a partecipare a programmi straordinari di ripascimento e/o difesa della costa, partecipazione alla realizzazione di opere pubbliche di riqualificazione ambientale e turistica del lungomare, partecipazione a programmi di recupero, ripristino, conservazione e/o valorizzazione di aree di particolare pregio ambientale, con particolare riferimento a parchi marini, aree protette e sistemi dunali, interventi per accessibilità dell’arenile anche a distanza dalla concessione ed in cambio di eventuale estensione temporale della concessione.
Inoltre, è previsto in questo PUA la possibilità di siglare protocolli d’intesa con l’esercito per l’utilizzo temporaneo del tratto di arenile compreso all’interno dei poligoni di tiro di via Valmontorio, la valorizzazione del tratto di arenile compreso tra Foce Verde ed il canale Mascarello non interamente regolamentato nel PUA vigente, inclusa e con particolare riferimento all’area antistante il Ponte Passo Genovese; di prevedere i POI (punti di ormeggio delle imbarcazioni) sui quali insistono strutture che non importino impianti di difficile rimozione, destinate all’ormeggio, ai sistemi di alaggio, al varo ed al rimessaggio di piccole imbarcazioni e di natanti da diporto ed aree di “portualità a secco”; di prevedere aree destinate a centri federali e/o alla pratica, anche di tipo agonistico di sport legati al mare, gestiti da società e associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro riconosciute dal CONI come vela, Kite surf, surf, windsurf, canoa, stand up paddle (sup), ecc.; con particolare riferimento al Kite surf ed alla vela prevedere almeno due o più aree destinate a ciascuno dei due sport avendo recepito un notevole interesse da parte dei cittadini alla pratica di questi sport e diverse proposte da parte delle associazioni sportive,
Ma si va oltre, perché c’è la possibilità di prevedere la possibilità di realizzare anche con finanziamenti europei il progetto “Miglio Blu”, cioè la piantumazione di poseidonia un miglio a largo della costa;• prevedere l’implementazione dei servizi sul litorale lato B nel rispetto dei vincoli ambientali paesaggistici; • implementare la fruizione del lago di Fogliano e del Parco sempre nel rispetto dei vincoli ambientali esistenti, attraverso la collaborazione e/o protocolli con l’ente Parco, anche attraverso la realizzazione di camminamenti che possano mettere in comunicazione la via lungomare lato B con il lungo lago”.
“Bene che l’amministrazione abbia mantenuto quasi integralmente il lavoro realizzato nella precedente consiliatura e che ho seguito in prima persona da delegata alla Marina” è il commento del capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, a margine della seduta.
“Un lavoro impegnativo e lungo, – aggiunge – iniziato nel 2019 e frutto della condivisione con cittadini, stakeholder e forze politiche di maggioranza e opposizione su indirizzi e proposte. Un lavoro che aveva acquisito i pareri positivi di VAS e che l’attuale amministrazione ha recepito riconoscendone la validità. Il mio ringraziamento va agli uffici e all’architetto Pacella, incaricato del progetto”.
“L’anno intercorso dal recepimento all’approvazione di oggi – sottolinea la consigliera – è servito a valutare le osservazioni al Piano. Curioso che delle 18 presentate, ne sia stata recepita una soltanto: quella di Fratelli d’Italia. Il partito ha chiesto l’inserimento di 4 nuovi stabilimenti balneari, in aggiunta a quelli già operativi previsti nel PUA vigente, ma allo stato attuale decaduti”.
L’inserimento di 3 stabilimenti dei 4 richiesti, deciso dopo la valutazione dell’architetto Pacella, ha reso necessario modificare il Piano e comportato una riduzione di 50 metri lineari della spiaggia libera con servizi destinata a eventi, in quanto uno dei nuovi stabilimenti sorgerà proprio al centro di quest’area. «L’indirizzo iniziale di estendere quest’area eventi per rilanciare il turismo della marina – osserva Ciolfi – è stato dunque sovvertito a vantaggio di uno stabilimento che ne limita l’ampiezza e la fruizione».
“Non solo: l’inserimento di un altro dei nuovi stabilimenti – continua – comporterà la riduzione della spiaggia libera con servizi destinata all’elevata accessibilità, a danno delle persone con disabilità e di chi ha bisogno di un accesso agevolato. L’attuale amministrazione ha evidentemente deciso di far prevalere l’interesse privato su quello pubblico. Ma è bene ricordare alla maggioranza che il rilancio della nostra marina non è certo frutto di un incremento degli stabilimenti balneari e che eventi culturali e ricreativi avrebbero un risvolto di gran lunga superiore per l’economia e il turismo del litorale”.
Altra modifica non condivisa dal Movimento riguarda il via libera alle massime dimensioni possibili degli stabilimenti sull’arenile. “Al contrario, riteniamo necessario che in un prossimo futuro vengano rimossi dall’arenile e collocati sul tratto pedonale. Una soluzione che andrebbe a tutelare la nostra costa, danneggiata dal sovraccarico di strutture amovibili e dal fenomeno dell’erosione”.
“Quella di oggi – afferma l’assessore Annalisa Muzio – è una fase fondamentale: siamo i primi ad essere in dirittura di arrivo per approvare a livello provinciale il PUA e tra i pochissimi su scala nazionale. La delibera che approderà in consiglio comunale è frutto di un percorso complesso, avviato dalle precedenti amministrazioni ed integrato dall’amministrazione ad oggi in carica. L’assessorato all’Urbanistica ha lavorato di concerto con l’assessorato alla Marina per condividere, sotto i diversi aspetti, il futuro del nostro lungomare. Secondo quanto chiesto da tutti i membri della commissione Urbanistica stiamo, infatti, svolgendo un ampio lavoro sulla Marina: abbiamo affrontato la questione relativa ai nuclei abusivi, al Ppe di Borgo Sabotino, al Ppe della Marina e questo è un tassello in più, atteso da tempo. Le novità sono tantissime e spaziano dalla destagionalizzazione all’aumento della ricettività, dai punti di ormeggio delle imbarcazione alle aree da destinare agli sport quali vela, kite surf, surf, windsurf e canoa, dall’apertura di uno stabilimento dedicato alla disabilità alla possibilità di cambio di destinazione d’uso degli edifici sull’arenile. In seguito ai riscontri delle osservazioni pervenute nel corso del periodo di pubblicazione del piano abbiamo ricevuto dalla Regione Lazio parere motivato definitivo e, dunque, siamo vicini all’adozione definitiva del Pua. Le nostre spiagge e le nostre acque rappresentano non solo un patrimonio naturale da preservare, ma anche un’opportunità di crescita economica e sociale con un ampio potenziale turistico. Ringrazio l’architetto Emanuele Spagni, il progettista Cristoforo Pacella, gli uffici e tutti i membri delle commissioni per il lavoro fatto, che consentirà di ridisegnare un’area fondamentale per lo sviluppo del territorio”.
“La delibera approvata oggi – continua l’assessore Gianluca Di Cocco – è il primo atto analizzato, insieme all’assessore Muzio, dall’avvio dell’amministrazione. Sono arrivate 18 osservazioni, alcune le abbiamo recepite nella nuova stesura del Pua, altre no in quanto non conformi alla normativa. Riteniamo che sia uno strumento che vada incontro alle esigenze del turista, del frequentatore della marina e che metta in condizione ogni operatore commerciale di operare nella massima tranquillità. Ma, soprattutto, che consentirà il cambio di passo atteso da tempo: la destagionalizzazione. Prevede, infatti, l’attuazione di tutte le procedure atte a consentire la destagionalizzazione che dovrà essere attuata rispettando la normativa vigente che prevede l’obbligo di apertura durante tutto l’arco dell’anno in modalità opportunamente regolamentata. Questo consentirà un rilancio economico e turistico del territorio e contribuirà anche ad allontanare il degrado ed incrementare la sicurezza”.