Ciolfi (M5S): “Rimandare l’approvazione del PUA rappresenterebbe un atto di irresponsabilità verso la collettività”
“Necessito condividere con la città le mie considerazioni e preoccupazioni riguardo la questione del PUA (Piano di utilizzazione degli Arenili). Il tema su cui si dibatte oggi è se procedere all’approvazione definitiva del nuovo PUA, a cui ho dedicato ampia parte del mio impegno politico durante la prima amministrazione Coletta, in qualità di delegata alla marina, o se, come ha annunciato l’assessore di Cocco, apportare modifiche al piano, che potrebbero imporre una nuova procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), vanificando un lavoro di quasi 5 anni: il piano infatti è giunto al suo ultimo miglio, e si potrebbe arrivare all’approvazione definitiva, secondo gli uffici comunali, entro fine anno.
Questo significherebbe avere il tempo amministrativo necessario per arrivare alla nuova stagione balneare con l’assegnazione della nuova concessione balneare prevista, della concessione per il punto di ormeggio e delle 13 spiagge libere con servizi, ognuna delle quali dotata di un punto ristoro e noleggio attrezzature.
L’assessore Di Cocco ha dichiarato che il piano sarà modificato, a costo di allungare i tempi: una scelta che non condivido per una serie di motivazioni sia di natura politica, che tecnica, che necessito chiarire.
E’ stato osservato il mancato richiamo al PUA Regionale, ma il nuovo PUA è stato redatto coerentemente alla normativa del PUA regionale, questa la ragione del buon esito che stiamo ottenendo in regione con le procedure di valutazione ambientale da parte degli enti competenti. Riguardo le critiche mosse alla troppo esigua percentuale di arenile previsto in concessione, che per norma non può superare il 50% del totale, necessito precisare, che a Latina si tratta di un 50% relativo, perché la metà del nostro litorale, il tratto B, ricade nel Parco Nazionale del Circeo e non può prevedere stabilimenti balneari, quindi se dovessimo concessionare il restante 50% , significherebbe che il tratto A , sarebbe quasi interamente occupato da stabilimenti balneari con scarsa previsione di spiaggia libera: quindi prevedere una sola nuova concessione balneare oltre quelle già esistenti, è stata una scelta di buon senso, volta a tutelare il diritto dei cittadini di fruire della spiaggia libera anche sul tratto A, ma garantendo comunque il diritto di impresa e il volano dell’economia, con la previsione delle 13 spiagge libere con servizi.
E’ stato contestato il mancato inserimento dei chioschi del tratto B nel piano, ma a coloro che hanno presentato questa osservazione suggerisco di studiare più approfonditamente le norme del PUA, il cui ambito di competenza ricade unicamente sull’arenile, mentre i chioschi del tratto B sono allocati sul demanio pubblico e come tali, di competenza del patrimonio.
Riguardo l’ampliamento della superficie coperta degli stabilimenti, è necessario considerare che tale ampliamento richiederebbe anche una diversa previsione di viabilità e di parcheggi, ad oggi non attuabile sul nostro litorale, nonché un’adeguata ampiezza dell’arenile, soggetto invece ad una grave erosione, questioni che inoltre avrebbero potuto inficiare la procedura di VAS, pertanto si è modulato il piano, su quella che è la fotografia attuale del nostro litorale, fermo restando che in un futuro prossimo, quando ci saranno le opportune condizioni, si potrà modificare.
Infine, riguardo il punto di ormeggio, mi rivolgo agli operatori del settore nautico, con i quali abbiamo studiato la migliore soluzione possibile per prevedere un alaggio pubblico e le banchine galleggianti, e li invito a ritenerci soddisfatti che tale proposta abbia superato la verifica ambientale regionale: è vero che a tutti noi piacerebbe avere una portualità sostenibile a Latina, ma non è il PUA lo strumento per prevederla.
Introdurre oggi delle modifiche sostanziali al piano, rimandandone l’approvazione di diversi anni e con il rischio di restare con un pugno di mosche in mano, se non fosse superata la VAS regionale, sarebbe un grave errore, di cui se ne dovranno assumere la responsabilità l’assessore di Cocco e la sua maggioranza.
Siamo arrivati ad un passo dal poter dare al nostro litorale l’opportunità che è sempre mancata, e ricominciare da capo, significherebbe privare i cittadini di uno strumento inclusivo e di una opportunità imprenditoriale, che porterà ad una crescita della nostra città, non solo turistica ed economica, ma anche socio-culturale.
Invito ad andare avanti senza preclusioni ideologiche, nell’interesse unico della collettività e giungere all’approvazione definitiva del PUA nel più breve tempo possibile: questo è l’appello che rivolgo alla amministrazione Celentano.