Oggi, i Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, ad un 45enne di Latina, ritenuto soggetto con pericolosità sociale qualificata e già gravato da precedenti penali.
L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come l’uomo sia persona dall’indole particolarmente aggressiva e dedita alla commissione di reati contro la persona.
Il provvedimento obbligherà l’uomo, per i prossimi 2 anni, a non avvicinarsi alla persona offesa ad una distanza inferiore a 800 metri, ai luoghi ove questa svolge attività lavorativa ovvero abitualmente frequentati dalla stessa, di non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21.30 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subìto condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.
Si tratta del primo provvedimento in provincia di Latina che ha applicato la legge sul contrasto alla violenza sulle donne: si tratta della legge 24 novembre 2023, n. 168.
L’articolo 2 apporta alcune modifiche al codice antimafia e delle misure di prevenzione, da un lato, estendendo l’applicabilità da parte della autorità giudiziaria delle misure di prevenzione personali – attualmente applicabili ai soggetti indiziati dei delitti di atti persecutori e di maltrattamenti contro familiari e conviventi – anche ai soggetti indiziati di alcuni gravi reati che ricorrono nell’ambito dei fenomeni della violenza di genere e della violenza domestica e, dall’altro, intervenendo sulla misura della sorveglianza speciale.