MALTRATTA COMPAGNA E I TRE BAMBINI, IL CASO EMERSO CON UN TEMA DEL FIGLIO A SCUOLA

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Maltrattamenti in famiglia, scatta il divieto di avvicinamento per un padre di famiglia di 45 anni: l’uomo è stato interrogato dal giudice

È stato ascoltato, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, il 45enne pontino raggiunto dal provvedimento di divieto di avvicinamento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario. L’uomo, difeso dall’avvocato Marco Nardecchia, ha negato ogni addebito a suo carico, tanto che la difesa ha chiesto la revoca della misura che impedisce all’uomo di avvicinarsi alla sua compagna e ai suoi tre figli.

Le accuse nei suoi confronti sono gravi. Le violenze fisiche e psicologiche sarebbero state consumate ai danni della compagna e anche nei confronti dei tre figli. È stato proprio uno dei tre figli, un bambino che frequenta le primarie, a svelare in un tema in classe cosa accadrebbe dentro la sua casa. Il minorenne avrebbe descritto una situazione di vessazione psicologica subita in particolar modo dalla madre, bersaglio di minacce, offese e anche botte. La donna sarebbe stata colpita più volte con un bastone e presa a pizzichi.

Il tema del figlio ha fatto sì che si allertassero le insegnanti, dopodiché la donna vittima delle violenze, incoraggiata dalle docenti, ha denunciato tutto alle forze dell’ordine. Nella denuncia, i tre bambini figli della coppia avrebbe evidenziato di essere stati anche loro picchiati e spintonati. Talvolta, il padre avrebbe inferito su di loro con un ramo d di frequente con un ramoscello di legno.

C’è di più. L’uomo, nell’ottobre scorso, avrebbe costretto a rapporti sessuali la moglie, minacciandola di non provvedere più al sostentamento della famiglia nel caso si fosse rifiutata. Un quadro di violenze e vessazione che ha spinto il pubblico ministero a chiedere il carcere per il 45enne. Il Gip Cario, nel respingere la richiesta, ha comunque emesso una misura cautelare del divieto di avvicinamento alle parti offese: la donna e i tre bambini.

Per quanto riguarda la richiesta della difesa sulla revoca della misura, il Gip si è riservato.

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