Osservare i dati degli interventi del Corpo locale dei Vigili del Fuoco dà l’idea di quali siano i lati più deboli del territorio pontino in caso di maltempo. Le informazioni diffuse dai Vigili del Fuoco, infatti, offrono un quadro che evidenzia le vulnerabilità degli ambienti urbani ed extraurbani quando a soffiare c’è vento battente in aggiunta a forti precipitazioni.
Le raffiche di vento e le precipitazioni abbondanti che hanno flagellato il territorio provinciale nelle ultime 48 ore hanno determinato interventi per la rimozione di alberi pericolanti nel 41,67% dei casi, dato seguito dalla rimozione di alberi caduti con un 10,42% sul totale degli interventi. Si segnalano anche disagi causati dalle forti piogge, i quali hanno causato danni d’acqua in genere, come allagamenti e infiltrazioni pari ad una percentuale intorno al 12%, seguita da azioni di prosciugamento che si attestano ad una cifra intorno al 6%. Altri interventi residuali da segnalare sono cedimenti di terreni/voragine, dissesto statico di elementi costruttivi, salvataggio di animali.
La mancanza di manutenzione ordinaria degli alberi che fanno dell’arredo urbano ed extraurbano, quindi, è un vuoto che dovrebbe essere recuperato senza esitazione in quanto intervento urgente. Le chiome sproporzionate non manutenute nel tempo su piante isolate costituiscono un facile bersaglio di raffiche di vento molto sostenute e a quanto pare diventano una voce importante tra gli interventi dei Vigili del Fuoco in situazioni di avversità climatica.
Per quanto riguarda i sempre più frequenti allagamenti, anche il Presidente dell’ANBI – Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni – Francesco Vincenzi ha lanciato a inizio del mese un grido d’allarme sui cambiamenti climatici e sulle soluzioni da attuare per ovviare ai problemi che, vieppiù nella provincia pontina, si presentano in tutta la loro drammaticità alle prime piogge di una certa rilevanza.