“Entro fine novembre capiremo il valore del danno complessivo agli stabilimenti balneari del Lazio conseguente alla mareggiata e alle piogge e vento degli ultimi giorni”. E’ quanto dichiara il presidente della commissione Lavoro della Pisana, Orlando Angelo Tripodi.
“Sono molto preoccupato – spiega il consigliere regionale – perché siamo solo all’inizio della stagione invernale e vediamo già le conseguenze devastanti per la nostra costa, ma soprattutto per gli operatori delle imprese balneari. Attraverso una mozione ho chiesto al presidente Francesco Rocca e alla Giunta, lo stato di emergenza e il conseguente impegno a reperire risorse per indennizzi ai danni causati. Sarebbe opportuno che la Regione si dotasse di una figura ad hoc per affrontare le tematiche e la risoluzione ai problemi derivanti dall’erosione, considerato che ogni anno si verificano situazioni sempre di più ampia portata che minacciano le coste del Lazio, anche con specifiche deleghe per i Porti; questo anche per il tramite di un osservatorio che monitori costantemente la salute delle nostre coste e che rilevi attraverso il parere degli esperti, quelle attività da intraprendere nell’immediatezza”.
La mozione Tripodi chiede al presidente Rocca e agli assessori lo stato di emergenza. Inoltre, il consigliere regionale chiede che la Regione si faccia promotrice, presso la Conferenza Stato Regioni, per il reperimento di risorse straordinarie da utilizzare per interventi urgenti di difesa della costa e di ripascimenti da realizzare nelle località più colpite dagli eventi metereologici e dalle mareggiate e quindi avviare tutte le procedure a sostegno dei balneari.
“Ho avuto notizie di criticità in tutto il territorio costiero laziale, un po’ dovunque sul litorale romano il mare continua a divorare la costa. La prima invasione del mare con onde alte 3/4 metri ha prodotto solo sugli stabilimenti balneari di Ostia un milione di euro di danni. Il maltempo ha prodotto analoghi risultati anche a Fiumicino e a Nord nella provincia di Viterbo, presso le località di Tarquinia e Montalto Di Castro fino al confine con la Toscana. La mareggiata è stata devastante a Latina, dove tra Foce Verde e Rio Martino alcune strutture sono crollate, altre sono state invase dall’acqua, mentre è chiaro che anche per oggi le condizioni meteo avverse possono continuare a creare danni.
Sul lungomare di Sabaudia le mareggiate stanno divorando la duna. È passato circa un anno dai primi cedimenti sul lungomare di Sabaudia ed il fenomeno erosivo è più dirompente che mai. Inoltre, ancora non sono stati effettuati interventi alla Bufalara dove ha ceduto la spalletta del canale. E la sabbia continua a finire in acqua. Stessa situazione si verificano a sud nella provincia di Latina, presso Gaeta e Minturno fino al confine con la Campania. L’ondata di maltempo di questi giorni – conclude – sta già mettendo a dura prova il litorale laziale sia per quanto riguarda il fenomeno erosivo che per i danni alle attività. La difesa dei litorali va inquadrata nel contesto di un’azione integrata a medio-lungo termine in cui devono essere considerati gli effetti diretti dell’erosione costiera e dei cambiamenti climatici e quelli indiretti che riducono in generale la resilienza delle spiagge; l’obiettivo è quello di integrare gli interventi di difesa in una logica di piano che deve includere criteri di sviluppo sostenibile e tutela ambientale”.