Il comitato dei cittadini di Giovenco–Campiglioni di Itri chiede l’attuazione del piano di intervento disposto dopo il maltempo che interessò la città a ottobre 2021
“A distanza di circa due anni – dichiara Pasquale Marino, portavoce del “Comitato sfollati di Itri – nulla di risolutivo è stato fatto per la messa in sicurezza della zona, se non i tempestivi interventi del Comune di Itri relativi alla rimozione parziale dai due alvei del materiale di frana e la pulizia del fango a valle. Per tali spese la Regione ha stanziato a giugno 2022 167.635 euro ma il recente intervento regionale ad opera del Genio Civile di Cassino, per un importo di circa 60mila euro, di pulizia del canale tombinato sotto via 8 Marzo, a detta del comitato, non affronta e non incide minimamente sul rischio di alluvione e frana che continua ad incombere sulla zona. È necessario provvedere ai lavori di messa in sicurezza delle zone di Giovenco e Campiglioni per evitare o almeno mitigare le conseguenze dovute alle criticità idrogeologiche, utilizzando le somme a disposizione dalla Regione per questo tipo di calamità”. La situazione di pericolo coinvolge 60 famiglie, 200 persone, tra cui minori, disabili e anziani.
“Ad oggi ancora subiamo i danni di quella drammatica notte – raccontano – i pavimenti si sollevano a causa della insistente umidità, le strade sono impraticabili, l’illuminazione è ancora assente, per non parlare della polverizzazione del valore economico delle nostre abitazioni”, spiegano i residenti che chiedono almeno un immediato intervento: disporre l’evacuazione dalle proprie abitazioni solo in caso di allerta rossa, per evitare sacrifici di intere famiglie con minori e anziani spesso non autosufficienti a carico”.