“Noi aggrediti dalla squadra avversaria e minacciati dal loro tifo”, la denuncia della società di calcio Asd La Setina
La società Asd La Setina ha ufficializzato con un comunicato quanto avvenuto al termine della partita Doganella Calcio-La Setina, giocata ieri, 14 ottobre, e valida per la prima giornata del campionato U19 provinciale.
“Vogliamo prendere le distanze da qualche fake articolo apparso online. Al termine di una gara bella e combattuta i nostri pervenivano al pareggio all’ultimo secondo utile su calcio di rigore. Durante l’esultanza di gruppo si verificava un’aggressione di una violenza inaudita assolutamente ingiustificata in cui i nostri ragazzi, presi alla sprovvista mentre si abbracciavano a seguito del gol, venivano malmenati da mezza squadra avversaria.
Quando il peggio sembrava passato, dei ragazzi appartenenti al tifo locale del Doganella sfondavano (con particolare facilità e senza alcun controllo) il cancellone che divide il terreno di gioco e gli spalti invadendo il campo e inscenando una vera e propria caccia all’uomo. La cattiveria e la crudeltà delle aggressioni sono difficilmente spiegabili a parole e solo il tempestivo intervento della nostra dirigenza riusciva a raggruppare tutta la squadra in una parte del campo evitando altri feriti. Non solo, uno dei dirigenti adulti della squadra locale, in tutto ciò, non solo non ha commesso alcun tipo di azione per calmare le violenze dei propri giocatori, anzi, ne ha esaltato le gesta e ha partecipato attivamente alla caccia all’uomo, rappresentando un modello diseducativo e di violenza”.
“Si rendeva necessario – continua la nota – richiedere l’intervento della polizia chiamata dal nostro Presidente poiché i nostri ragazzi e lo staff tecnico venivano ancora confinati in una zona del campo per oltre un’ora e mezza senza riuscire a guadagnare la via degli spogliatoi. Va anche specificato che un nostro dirigente veniva aggredito da quattro ragazzi, lontano dalla rissa solo perché indossante la maglia con la scritta La Setina, riportando varie ecchimosi sul volto.
Riteniamo impossibile che una partita di calcio vada a finire in questo modo. II gioco del calcio è ben lontano da tutto ciò che è accaduto quest’oggi, a quanto pare giochiamo a due sport diversi anche se iscritti alla medesima competizione. Parla chiaro iI referto dell’arbitro e i segni delle aggressioni che i nostri si sono riportati a casa. Fa specie che nel 2023 ancora c’e barbarie in questo bellissimo sport, sembra di tornare ai tempi della Rivoluzione Industriale quando in Inghilterra si giocava il folk football.
Noi crediamo e portiamo avanti valori ben specifici che ci stanno dando tante soddisfazioni e siamo estremamente soddisfatti del comportamento dei nostri ragazzi, quindi pretendiamo rispetto e che giustizia sia fatta. Non era facile oggi non cadere in provocazioni inutili prima e dopo la partita. I nostri ragazzi hanno portato alto i valori di lealtà sportiva e rispetto dell’avversario e cultura della sconfitta perché anche sotto di un gol abbiamo sempre e solo cercato di giocare al calcio.
Siamo fieri di loro. Peccato perché quando hanno giocato gli avversari hanno dimostrato di essere una grande squadra. Avremmo fatto i complimenti a tutti al triplice fischio se ce lo avessero permesso, invece il Doganella calcio – conclude al nota – ha voluto scrivere una brutta pagina di calcio, se ancora cosi possiamo definirlo, dopo aver vissuto questa atrocità”.