Si reca in ospedale per la rottura di un femore, non gli diagnosticano una malattia allo stomaco e muore: Asl condannata al risarcimento
La Asl di Latina è stata condannata al risarcimento di 154.937 euro più le spese legali nei confronti dell’erede di una donna non curata adeguatamente.
La donna, in seguito ad una caduta, fu ricoverata presso l’Ospedale Santa Maria Goretti per una frattura del femore sinistro. Successivamente all’intervento chirurgico di osteosintesi, durante il ricovero, insorgeva nella donna una sintomatologia gastroenterologica che non veniva trattata.
Dopo essere stata dimessa, la stessa donna, in preda ai dolori, dovette ricorrere al Pronto Soccorso del medesimo Santa Maria Goretti presentando una occlusione intestinale, trattata con intervento di ileostomia, ma che in seguito all’aggravarsi del quadro clinico portò al suo decesso avvenuto il 23 novembre 2020.
Dagli atti processuali e in particolare dalla consulenza tecnica è emersa una condotta colposa dei sanitari dell’ASL Latina che ebbero in cura Ia paziente, nello specifico “un intempestivo intervento in riferimento alla condizione di sofferenza addominale”.
Lo scorso 28 febbraio, il Tribunale di Latina ha emesso la sentenza in cui ha condannato I’azienda sanitaria locale al pagamento in favore del ricorrente della somma di € 154.937,97, più le spese legali in favore del legale antistatario per € 8.340,00, oltre accessori e spese tecniche.
