Il coordinamento di Libera Lazio ha eletto all’unanimità Gianpiero Cioffredi, già Presidente dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, nuovo referente regionale di Libera. A dare la notizia è l’agenzia “Dire”.
“Sono onorato di proseguire il mio impegno con Libera per contrastare mafie e corruzione nel Lazio. Libera in questi anni ha saputo trasformare l’indignazione verso l’illegalità, la corruzione e i poteri criminali in campagne e progetti concreti di corresponsabilità e partecipazione popolare garantendo una vera e propria pedagogia della speranza che scuote le coscienza e alimenta il cambiamento”, ha dichiarato il neo referente di Libera Lazio che aggiunge: “Ringrazio per la fiducia don Luigi Ciotti, non solo Presidente nazionale di Libera ma risorsa morale della nostra Repubblica, e il coordinamento regionale. Da subito saremo impegnati con tante iniziative nella regione per preparare la manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma il 21 marzo prossimo in occasione della XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia.
Nel Lazio – prosegue Cioffredi- ancora fragile è la consapevolezza delle classi dirigenti nei confronti del radicamento mafioso che investe tutte le province della regione con particolare intensità Roma, Frosinone e Latina. L’infiltrazione mafiosa tocca i principali settori dell’economia laziale, indirizzandosi in maniera particolare verso alberghi e ristorazione, commercio, immobiliare e costruzioni così come il gioco d’azzardo, i rifiuti, gli stabilimenti balneari, logistica, trasporti, agroalimentare, ambiente, servizi sanitari e socio-assistenziali e gli appalti pubblici nel settore dei servizi. Negli ultimi anni, le mafie tradizionali e autoctone, i sodalizi stranieri e gruppi locali che utilizzano il metodo mafioso a Roma e nel Lazio hanno visibilmente quasi archiviato i metodi criminali violenti, e hanno deciso di lavorare ‘sotto traccia’, mimetizzandosi, stabilendo una sorta di pax, costituendo anche alleanze e collaborazioni reciproche, realizzando vere e proprie holding imprenditoriali.
Riciclaggio, traffico di droga anche internazionale, investimento di capitali illeciti, gioco d’azzardo e usura, ma anche false fatturazioni, evasione dell’Iva e corruzione sono solo alcuni degli ambiti di azione delle mafie a Roma. La repressione dell’illegalità è inseparabile anche dalla resistenza civile. Questo è l’orizzonte politico, culturale, educativo, sociale del nostro impegno contro le mafie al fianco della Magistratura e delle Forze di Polizia verso le quali esprimiamo tutta la nostra gratitudine”.