Si lamenta della maestra elementare che aveva avuto da ridire con i figli: accusato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale
Coinvolto in inchieste e processi, anche per estorsione, il 43enne Nicola Lupoli, di Latina, volto noto alle forze dell’ordine, è a processo per violenza o minaccia a pubblico ufficiale.
I fatti, accaduti nella scuola primaria di Piazza Dante, “O. Montiani”, al centro di Latina, risalgono a marzo 2021 quando il quarantenne, secondo l’allora sostituto procuratore di Latina, Andrea D’Angeli, che ha concluso le indagini, avrebbe impedito a una insegnante della scuola primaria di svolgere il suo ruolo. Secondo gli inquirenti, Lupoli sarebbe stato infastidito dai rimproveri della maestra nei confronti degli alunni.
La donna, ritenuta persona offesa, assistita dall’avvocato Alessio Loreti, avrebbe detto agli alunni di raccogliere i ritagli di carta sparsi nell’aula, redarguendoli i piccoli studenti: “Siete bambini, non animali”.
Una frase che non sarebbe andata a genio a Lupoli il quale, da genitore di uno degli alunni, secondo il capo di imputazione, avrebbe inseguito la docente cinquantenne all’interno dell’istituto scolastico, urlandole contro e spingendola con violenza, tanto da costringerla a rifugiarsi all’interno della sala docenti.
Una vicenda grave per cui vi sarebbe stata anche una denuncia (successivamente archiviata dalla Procura) da parte di Lupoli nei confronti dell’insegnante per maltrattamenti nei confronti dei bambini.
Oggi, 14 aprile, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Beatrice Bernabei, il procedimento penale è stato unito a un altro contiguo e simile, per cui Lupoli risulta imputato, sempre per violenza o minaccia nei confronti della maestra elementare. Ci sarà un unico processo, la cui ufficialità sarà data dalla lettura del provvedimento da parte del giudice Bernabei il prossimo 12 maggio. A giudicare Lupoli, difeso dall’avvocato Italo Montini, sarà il giudice monocratico Pierluigi Taglienti.