LUTTO NEL CALCIO: È MORTO VINCENZO D’AMICO

Vincenzo D'Amico
Vincenzo D'Amico

Lutto nel mondo del calcio: a 68 anni è morto Vincenzo D’Amico, nato a Latina e bandiera della Lazio. Fu campione d’Italia nel 1974

D’Amico negli ultimi due anni ha lottato contro un brutto male, rivelato sui social lo scorso 7 maggio: “Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forza inaspettate! Ci sto provando”. Dopo aver lottato fino all’ultimo, D’Amico è deceduto nella giornata di oggi, 1 luglio, all’ospedale Gemelli di Roma.

Diventato campione d’Italia nel 1974 a soli 19 anni nella squadra di Tommaso Maestrelli con “Giorgione” Chinaglia, Pino Wilson e tutti gli altri, Vincenzo D’Amico ha giocato l’intera carriera con la maglia della Lazio per 15 anni, esclusa una parentesi di un anno al Torino, dove non voleva andare ma dovette accettare per i problemi economici della Lazio dopo lo scandalo scommesse.

Giocatore di grande tecnica, è stato da tutti riconosciuti come uno dei più grandi talenti dell’intera storia del calcio italiano.

“Con la scomparsa di Vincenzo D’Amico Latina perde non solo un suo storico rappresentante del mondo dello sport, ma un vero e proprio simbolo per la città nel mondo. La sua morte mi addolora doppiamente, da tifoso laziale e da cittadino di Latina. Aveva vissuto in Via Monti, aveva tirato i primi calci al pallone all’Oratorio San Marco, poi il salto fino alla serie A. Nella stagione ’73-’74 vinse lo storico scudetto con la Lazio. D’Amico è stato bandiera della Lazio da calciatore, con 338 presenze complessive e il titolo di Campione d’Italia conquistato nel 1974. Chiuse la carriera in campo nel 1988, dopo aver disputato due stagioni con la Ternana nell’allora Serie C2. E’ sempre stato legato a Latina, tanto da guidare la ripartenza del club nerazzurro nel 2007, come presidente della neonata Virtus Latina (carica ricoperta fino al 2009). Sono rimasto particolarmente scosso dal suo post pubblicato due mesi fa su facebook, attraverso il quale comunicava di essere malato: ‘Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando’. Nutrivo la speranza che potesse guarire ed essere ancora con noi. Purtroppo ha perso la sua ultima battaglia, ma non potremo mai dimenticarlo. D’Amico è stato un esempio di passione, forza e coraggio, ed ha affrontato con grande dignità questa dura prova che la vita gli ha riservato. Così come farà il Comune di Roma, credo sia opportuno, per non dire doveroso che il Comune di Latina trovi il modo più giusto per onorare al meglio la sua memoria. Ai suoi cari giungano le mie più sentite condoglianze”.

Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive della Regione Lazio. 

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