LUNGOMARE, ESTATE E BAGNINI A SABAUDIA, LA LENTE DEL PD IN UNA INTERROGAZIONE

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I consiglieri comunali del Partito Democratico di Sabaudia, Simone Brina e Giancarlo Massimi, interrogano l’amministrazione sull’assistenza bagnanti

“La gara per l’assistenza al salvataggio nella stagione 2025 é andata deserta come peraltro aveva anticipato la minoranza con segnalazioni sin dalla sua pubblicazione – spiegano i due esponenti Dem Brina e Massimi – facendo rilevare la incoerenza della spesa del personale in assenza di rispetto di quanto previsto dalle tabelle ministeriali relative al costo del lavoro, come da contratto collettivo per la particolare categoria”.

“Tra l’altro, che la predetta gara prevedeva una riduzione delle posizioni di assistenza da 12 a 9 (da 3 a 2 per le persone con disabilità) penalizzando, di fatto, le persone che scelgono la spiaggia libera oltre che quelle con maggiori difficoltà, puntando, di fatto, ad una riduzione dei costi a scapito del servizio a fronte di un incremento del parcheggio del 20%. La situazione delle passerelle per accedere all’arenile in diversi attraversamenti rilevano la necessità di interventi di manutenzione straordinaria, sollecitati più volte e che sarebbero dovuti essere pianificati da tempo, attesa l’imminente stagione balneare non solo per garantire l’accesso ai bagnanti, in particolare le persone con difficoltà, ma anche per la tutela dell’ecosistema dunale”.

“Il Comune di Sabaudia, oltre alle entrate dalla sosta a pagamento per circa 830mila euro annui, è stato già titolare di un finanziamento relativo alla Blue Economy di circa 150mila euro relativo al lungomare e, come ogni anno, di circa 175mila euro di contributo regionale a sostegno delle attività finalizzate alla balneazione, tale da rendere incomprensibili ritardi nella manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel frattempo, dal 1 aprile è iniziato il parcheggio a pagamento sulla strada del lungomare senza che allo stesso corrisponda un servizio a favore degli utenti, anzi quelle poche strutture stagionali che hanno posizionato i chioschi potranno iniziare a fornire il servizio, anche su strada, solo a partire dal 1 maggio.
E ancora non si procede, scaduta da oltre due mesi (12 febbraio), alla assegnazioni di una delle gare per la concessione demaniale per le stagioni balneari 2025 e 2026 all’altezza del km 28 della strada lungomare, lato tutela integrale”.

Di questi giorni è la sentenza del Consiglio di Stato che, facendo salvo l’atto di revoca della concessione balneare cosiddetta Coalsa, rigetta il ricorso di quest’ultima lasciando di fatto libera la concessione demaniale. Nonostante le continue sollecitazioni delle minoranze appare distante da qualsiasi tentativo di risoluzione del recupero delle strutture denominate La Capanna e Beach Break, in stato di fatiscenza, per le quali nei due anni sono state spese risorse comunali senza alcun progetto o piano di intervento considerato, tra l’altro, che le stesse sono prospicienti il Ponte Giovanni XXIII”.

“Nel tratto prospiciente il Ponte Giovanni XXIII, stiamo assistendo ad una costante riduzione, con ampliamento delle concessioni esistenti del massimo del 30% in ragione dell’erosione, a scapito della spiaggia libera ormai quasi completamente assente in quel tratto senza che che avvenga nell’ambito di una programmazione che tuteli, prioritariamente gli interessi pubblici alla libera fruizione dell’arenile. Dubbi e perplessità rilevano alcune prescrizioni contenute negli atti di gara delle otto piazzole sulla strada lungomare, con particolare riferimento, per esempio, ad una specifica prescrizione dell’ente parco circa il noleggio di ombrelloni e sdraio”.

“Tra la documentazione di gara non viene citata, a tal fine, la nota del Parco nazionale del Circeo del 7 marzo 2004, avente ad oggetto deroga al PUA vigente con la quale si autorizzano i titolari delle autorizzazioni su strada a mantenere, su uno spazio limitato dell’arenile in convenzione, il 50% del materiale per una superficie massima di 10 mq, così da facilitare non solo l’attività dei titolari delle autorizzazioni, ma gli stessi utenti del servizio non vedendosi costretti, di fatto, a scendere con il materiale all’atto del noleggio. Al contrario si specifica che le predette attrezzature vanno noleggiate e custodite nella loro complessità sulla piazzola stridendo, in sostanza, anche con quanto previsto dal Regolamento regionale n.19/2016 sulle convenzioni, a cui peraltro tali attività sono sottoposte”.

Brina e Massimi chiedono di conoscere quali procedure intende l’amministrazione adottare a seguito della gara deserta relativa all’attività di assistenza ai bagnanti per la stagione balneare in corso; come mai, dopo oltre due mesi dalla scadenza, non si procede alla assegnazione della concessione balneare il cui termine era fissato al 12 febbraio scorso; come si intende procedere a seguito della sentenza del Consiglio di Stato relativamente alla concessione demaniale cosiddetta Coalsa; i tempi per la messa in sicurezza delle passerelle che hanno necessità di manutenzione straordinaria ed ordinaria, attesa l’imminente inizio della stagione balneare e la necessità di garantire la fruizione ai bagnanti ed alle persone con difficoltà.

Inoltre, se esiste un progetto per il recupero delle aree cosiddette Capanna e Beach Breack; i motivi per i quali tra le prescrizioni relativamente alle gare degli otto chioschi sulla strada lungomare non è stata inserita la nota del Parco nazionale del Circeo e, nel caso, come si intende procedere. Infine, come si intende garantire la presenza di spiagge alla libera fruizione nel tratto compreso tra Caterattino e prospiciente il Ponte Giovanni XXIII.

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