Interventi sul lungomare del Comune di Sabaudia, il consigliere comunale d’opposizione Maurizio Lucci interviene sul possibile allungamento dei tempi
“La questione del lungomare è strettamente connessa al destino, all’immagine e all’economia della città di Sabaudia. I cedimenti del 25 settembre scorso, e sono passati quasi due mesi, ne hanno pregiudicato la stabilità e la tenuta tant’è che più di 4 km del lungomare sono stati interdetti al transito veicolare compreso il passaggio pedonale e ancora non è stata attivata nessuna misura per il ripristino. Come Consigliere Comunale e come cittadino sono molto preoccupato per la piega contorta e farraginosa che sta prendendo la soluzione di questo problema che è a tutti gli effetti un’emergenza, probabilmente attualmente quella prioritaria, che richiede efficienza e prontezza nelle azioni amministrative da mettere prontamente in campo. La Regione Lazio, riconducendo lo stanziamento a una calamità naturale, ha dichiarato una settimana fa circa anche a mezzo stampa un finanziamento di 590.000 euro già corredato da un cronoprogramma di fatto un progetto esecutivo stabilendo in 270 giorni la realizzazione dei lavori. La Giunta Mosca in tutta risposta ha deliberato con il provvedimento n°132 del 8 gennaio 2022 attivando una procedura che si sovrappone a quella della Regione presentandola alla cittadinanza come l’attività amministrativa di chi “prende in mano la situazione”. Ma come attuale rappresentante in Consiglio e soprattutto ex Sindaco quanto deliberato con il provvedimento di giunta è quanto di più distante dall’efficienza e dalla volontà di fare presto tant’è che risulta quasi incomprensibile.
Riporto quanto stabilisce l’attuale normativa. L’art. 163 del d.legs 50 /2016 prevede la procedura dell’intervento di somma urgenza per la ricostruzione della strada e questo avrebbe consentito un intervento tempestivo. Si sarebbe dovuto agire con ordinanza, in questi casi sì prevista ed invece la giunta segue un procedimento farraginoso e lungo. Con la delibera approvata l’8 novembre il Sindaco di fatto ha scelto di procedere facendo approvare un preliminare (non esecutivo) perché si è deciso di intervenire modificando l’annuale delle opere pubbliche. Questa è già un’anomalia perché non consente di attivare tutte quelle procedure acceleranti che sono previste e autorizzate per gli interventi d’urgenza. Questa delibera di Giunta innesca, al contrario, un iter che attiva i seguenti passaggi ordinari 1) il Consiglio Comunale dovrà approvare tale modifica non solo nell’elenco delle opere pubbliche ma anche quella relativa al bilancio in quanto ,pare che per l’intervento sono stati stanziati 300.000 euro da fondi di Bilancio (da allocare) e mutuo di 800.000 euro che naturalmente potrà essere richiesto solo all’approvazione del nuovo bilancio di previsione, che come tempistica non sarà approvato nelle prime settimane del 2023. Riassumendo se procederanno secondo quello che hanno attivato con la delibera i lavori non riusciranno a terminarli per la prossima stagione estiva. E questa eventualità è stato già preventivata in quanto il Sindaco stesso in un una riunione pubblica a Borgo San Donato ha già dichiarato che per la prossima stagione verrà attivato il senso alternato. MI chiedo. Sotto sotto non è che si sta rispolverando l’idea di qualcuno che vuole la strada chiusa come il tratto che va dalla Bufalara a Rio Martino? Non sto a sottolineare i disagi che questo potrebbe comportare abbassando di molto la qualità della ricezione turistica. A questo si aggiunge un paradosso. La procedura attivata con la delibera di Giunta come si concilierà con l’altra procedura che la Regione ha attivato con il riconoscimento in corso della calamità e relativo stanziamento di fondi pari a 590.000 ? Lavori che verrebbero eseguiti e appaltati dalla stessa con un crono programma di 250/270 giorni ? E’ abbastanza evidente che stia emergendo in tutta la sua drammaticità un’ incapacità evidente nell’individuare gli strumenti più idonei che garantiscano nel modo migliore e più efficiente il perseguimento dell’interesse pubblico e, nella fattispecie, questo approccio alla materia amministrativa rischia di pregiudicare in modo significativo la stagione balneare. Ma non voglio limitare a criticare queste scelte amministrativamente incomprensibili e scollate dal contesto. La mia esperienza pregressa di Sindaco mi spinge a dettagliare quale sarebbe stata la strada che io personalmente avrei intrapreso con la massimo impegno .
Avrei fatto immediatamente attivato un sopralluogo con perizia tecnica dell’ingegnere e nella stessa giornata, avrei emanato un’ordinanza per eseguire i lavori con somma urgenza in base all’art 163 del d.lgs50/2016. Dopo aver provveduto a una veloce ricognizione con verifica sulla disponibilità della ditta con i requisiti previsti per l’esecuzione di tali lavori ambientali in quanto necessitano alcuni attestati. Il tempo di organizzare il cantiere e sarebbero partiti i lavori eseguiti nel pieno rispetto dei progetti di ingegneria ambientale. Questa prassi, che è stata approfondita e meglio articolata nel nuovo codice degli appalti del 2016, è stata sempre utilizzata per le frequenti frane che negli anni precedenti hanno interessato il lungomare dove si è sempre intervenuto con la massima urgenza ed efficienza per scongiurare che questi cedimenti pregiudicassero la fruibilità e l’accessibilità di un’arteria di transito su cui convergono interessi economici e aspetti peculiari e amati di Sabaudia”.
Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale Maurizio Lucci.