LUNGOMARE DI SABAUDIA, L’ATTACCO DEL PD AL SINDACO: “LA SUA È UNA REALTÀ IMMAGINARIA”

“Qual è la differenza tra una bugia e la menzogna? La prima è una falsa affermazione e prima o poi la verità verrà allo scoperto; la seconda è una alterazione della realtà. Veniamo alle dichiarazioni del Sindaco di Sabaudia sulla stagione balneare ed i ritardi. Premetto: a) il bilancio di previsione per il 2025 è stato approvato entro il 31 dicembre scorso; 2) i parcheggi a pagamento sul litorale sono iniziati il 1 aprile; 3) la stagione balneare con i relativi obblighi è partita, secondo ordinanza della Capitaneria di Porto di Terracina, la terza domenica di maggio.

Veniamo alle criticità sollevate:

1) Le discese a mare: lo scorso anno erano stati fatti gli interventi a stagione avanzata. Quest’anno sono meno quelle sulle quali è necessario intervenire con opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. La determinazione di computo della spesa, con relativa autorizzazione a contrarre, porta la data del 16 maggio e, presumibilmente i lavori su tutte le passerelle verranno completati la prima settimana di giugno. Un ritardo minore dello scorso anno ma, comunque, un ritardo tenuto conto che il bilancio è stato approvato a fine dello scorso anno e, con una gestione diversa delle entrate (imputando la spesa in entrata sugli incassi dei parcheggi) non avrebbe comportato il dover attendere la delibera della Giunta regionale di concessione del contributo di € 175.000,00, finanziamento ricorrente per i comuni del litorale e che il parcheggio a pagamento è dal 1 aprile;

2) La gara per l’assistenza ai bagnati. Finalmente sarà assegnata. Pare che abbia partecipato una sola ditta. Dal 7 giugno al 7 settembre dovrà esserci il servizio. Intanto le postazioni sono passate da 12 a 9 e quelle per le persone con disabilità da 3 a 2. Una riduzione del servizio, particolarmente grave se si pensa alle persone con maggiore difficoltà. La prima gara era andata deserta perché era errato la spesa computata per il personale. Invece di utilizzare il costo come stabilità dal Contratto Collettivo comprensivo degli oneri riflessi (pari a € 17,50), si era messo a base di gara solo l’aspetto retributivo (pari a € 8,50). Nonostante il giorno dopo il PD abbia sollevato l’anomalia, si è aspettato che la gara andasse deserta (venti giorni) per fare un nuovo bando dove la spesa rispetto alla precedente è raddoppiata. Anche su questo ci sono perplessità proprio sulla spesa del personale. Infatti, nelle due discese a servizio dei disabili la ditta dovrebbe, vedremo il contratto, garantire l’assistenza alle persone con difficoltà. L’interrogativo è: come si fa ad assistere una persona disabile alla discesa ed alla sistemazione nell’arenile e al contempo garantire l’attività di salvataggio?

3) Gara per l’assegnazione di n.8 piazzole: La gara ha avuto un iter particolare. Il giorno della scadenza del primo bando lo stesso è stato prorogato. Ci si è accorti, la minoranza lo aveva detto il primo giorno, che quel bando relativamente al posizionamento delle sdraie e degli ombrelloni non poteva andare. Era una penalizzazione per le attività, in contrasto con il regolamento regionale e pertanto andava modificato. Si è provveduto il giorno prima della scadenza. Il sindaco ci dice che le domande presentate sono 29 (ci dica come lo ha fatto a sapere ma siccome è la più alta carica dell’amministrazione avrà chiesto e gli sarà stato detto). Veniamo al numero. Il sindaco non ci dice, però, una informazione essenziale: quante sono le società o le ditte individuali che hanno partecipato potendo, teoricamente, un unico soggetto presentare otto istanze non trattandosi di una gara per lotti ma di singole gare. Teoricamente potrebbero essere ben poche, con la tendenza a concentrare le concessioni tenuto conto che non è presente nessuna clausola escludente per chi ha già vinto un lotto. Vedremo dai verbali, una volta depositati quello che uscirà fuori. Certo è che il bando, come ha rilevato la minoranza, pecca di molte criticità, a cominciare da alcuni aspetti autorizzativi che rischiano di compromettere, con i ritardi, l’avvio delle attività e senza dimenticare che potrebbero esserci, per singole gare, anche ricorsi. Mala tempora currunt.

4) Il sindaco ci dice “che si provvederà a fare la gara per un nuovo affidamento. il Beach Break e La Capanna è stata adottata apposita delibera di Giunta per affidare la gestione delle due strutture a chi assumerà l’impegno di ristrutturarle e gestirle per fini sociali, ricreativi e sportivi. Come lo scorso anno, poi, sarà attivata la spiaggia dedicata agli amici a quattro zampe”. Anche su questo abbiamo dei dubbi. Il tema non è la gara ma il fatto che quell’area è quella a maggiore rischio di erosione del litorale di Sabaudia, basta prendere il piano redatto dall’Autorità di Bacino. Pertanto, anche se la struttura fosse risistemata, senza affrontare il nodo dell’erosione si rischia di far fare investimenti a privati, anche per finalità sociali, che potrebbero risultare penalizzanti e che, potrebbero, teoricamente aprire contenziosi con il Comune. Sarebbe stato opportuno, un’amministrazione di seri e competenti fa questo, valutare rispetto all’investimento richiesto la possibilità di utilizzare strutture rimovibili secondo quanto previsto dal regolamento regionale così da dare il servizio agli utenti e costi a carico dell’ente. Per quanto riguarda la spiaggia per i cani. Un’ottima decisione, peraltro presa dalle precedenti amministrazioni, ci sorge una domanda: chi è il titolare della concessione (il comune e/o l’associazione) oppure se è stata rilasciata una concessione temporanea a quale soggetto per quanto tempo attesa la delibera di affidamento quinquennale ed il fatto che la stessa deve risultare tra quelle censite annualmente dall’ufficio e trasmessa agli organi competenti.

5) Ci sono altre concessioni che potevano essere messe a gara, come per esempio il Coalsa, dove il pronunciamento definitivo a marzo da parte del Consiglio di Stato ha revocato la concessione al titolare. Come mai non si è provveduto? Allo stesso modo l’altra piazzuola rimasta vuota per la riconsegna dell’autorizzazione da parte del titolare. Insomma: fare bene si può, basta avere l’idea di cosa si vuol fare

6) Accessi ai disabili: il sindaco confonde le passerelle dove è prevista l’assistenza ai bagnanti (passate da 3 a 2) da quelle dove è possibile accedere. La situazione è identica allo scorso anno. Si è solo diminuita l’assistenza a quelle oggetto di gara per il salvataggio ridotte di una unità.

7) La spiaggia sporca. E’ sotto gli occhi di tutti. Forse il sindaco vive come la persona incatenata nella grotta di Platone, per cui la realtà è rappresentata dalle ombre che si riflettono dall’esterno sulla parete. Si liberi dalle catene della piazza e vada a fare una passeggiata sulla spiaggia: la realtà è diversa dalla immaginazione.

8) L’altro giorno i marciapiedi del centro erano pieni di blatte. Ci si preoccupi della pulizia, di una città dove pur incassando 7,5 milioni di Imu, 1,6 milioni di Irpef e non andando mai in anticipazione di cassa (finanziariamente sana), si arriva agli appuntamenti (non quelli per la manifestazioni estive per le quali finora sono stati impegnati oltre 350mila euro) sempre in ritardo nonostante il bilancio approvato entro dicembre;

9) Sono stati posizionati in centro, sotto gli occhi di tutti, cartelli indicativi di attività in contrasto con il regolamento per l’arredo urbano, alla faccia della città razionalista e metafisica. Direi più che metafisica siamo all’astrologia.

10) Non esiste un piano della mobilità del lungomare. Anche l’idea dei parcheggi retrodunali è frutto di una scelta tesa ad incrementare le presenze senza nessuna corrispondenza con i servizi agli utenti e la tutela della duna che cede sotto un calpestio indiscriminato e senza controllo.

Vede Sindaco, chi governa deve dimostrare di saperlo fare assumendo decisioni. Chi è alla opposizione deve controllare e, dove possibile, collaborare quando c’è onestà intellettuale. Bene le sarà sicuramente chiaro che su queste vicende si è andati avanti (gara assistenza bagnanti e chioschi) dopo aver recepito le osservazioni delle minoranze altrimenti si sarebbe ancora al punto di partenza. Questo è quello che è accaduto per la Tari del 2023 e che accade spesso in consiglio comunale quando si tratta di atti di programmazione che riguardano la città. Se vuole le facciamo l’elenco, non se ne voglia a male sarebbe anche lungo, ma: occhio Pinocchio”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali d’opposizione, Giancarlo Massimo e Simone Brina (Partito Democratico).

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