LUNGOMARE DI GAETA, LA DENUNCIA DEL PD: “LAVORI SU LOTTI NON FINANZIATI”

Lungomare di Gaeta, il Comune costretto a modificare con una determina i lavori di riqualificazione: si stavano svolgendo su due lotti sbagliati

Si tratta dei lavori che comprendono il secondo stralcio funzionale nella zona sul lungomare Caboto, nel tratto compreso tra Villa delle Sirene e il nodo in corso Cavour. Un progetto approvato nel luglio 2021.

A far notare il garbuglio, è il consigliere comunale d’opposizione Emiliano Scinicariello (Partito Democratico) che parla di “premiata tappezzerie “Lavori Pubblici gaetani”. “Il Comune – spiega il Dem – ha messo una pezza a colori, tardiva e che risolve solo uno dei mille problemi di uno dei mille cantieri “abusivi” presenti in città”.

Succede che a novembre 2021, il Comune di Gaeta aggiudica i lavori a favore della Edilizia D’Urso Sas di Formia per un importo di oltre 685mila euro. I lotti sono quelli riferibili a 1 e 2.

Poi, però, ad aprile 2022, la Giunta municipale cambia idea e dà priorità non più ai lotti 1 e 2, bensì a quelli 4 e 3 per importi rispettivi di 404mila euro e 281mila euro. Parità di importo con i precedenti lotti.

A febbraio 2023, un altro problema: al momento della stipula del contratto, ritornano i lotti 1 e 2. Ossia, il Comune si accorge di una svista che per certi versi è clamorosa.

Lo scorso 23 giugno, il dirigente Giovanni Falco del dipartimento “Infrastrutture” del Comune di Gaeta licenzia la determina definitiva che indica i corretti lotti dei lavori affidati che risultano essere il lotto 4 e il lotto 3, approvando lo schema di contratto con la ditta che, nel frattempo, stava operando su lotti non finanziati dal progetto di riqualificazione.

“Con la determina del 23 giugno – scrive Scinicariello – si ufficializza ciò che era ben chiaro a tutti e che avevo evidenziato in più occasioni, anche in Consiglio Comunale: la ditta che sta effettuando i lavori su Lungomare Caboto, da corso Cavour verso Villa delle Sirene, era priva di contratto!”.

“Ricapitoliamo – stigmatizza Scinicariello -. È andata a gara un’opera priva di contratto; i lotti 1 e 2 avevano copertura finanziaria, a differenza dei lotti 3 e 4. Si iniziano i lavori in questi ultimi senza soldi e senza contratto. Adesso si arriva alla pezza a colori del contratto: dopo oltre un anno, finalmente, la ditta potrà dire di avere il contratto giusto, per il lotto giusto, ma con un piccolo, irrilevante particolare: il contratto è per 685.112 euro, mentre i lotti 3 e 4 valevano 1.582.564 euro”. Direi che manca sempre una milionata”.

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