LUNGOMARE CABOTO, PD: “A GAETA UNO SCEMPIO PAESAGGISTICO TRA SPEZZATINI E COSTI RADDOPPIATI”

Il Consigliere Comunale di Gaeta Emiliano Scinicariello (PD) sul bando per lavori di completamento del Lungomare Caboto

“Ancora lavori pubblici, e ancora Lungomare Caboto. Una tragicommedia gaetana, che forse meriterebbe altre attenzioni. È stato pubblicato di recente il bando per i lavori relativi al completamento (si fa per dire…) del Lungomare Caboto nel quartiere Porto Salvo. Intervento approvato nel lontano 2021 e ad oggi realizzato per meno della metà, che si appresta a cancellare un luogo di riferimento per la città di Gaeta. 

Il progetto iniziale fu suddiviso inizialmente in quattro lotti: il primo di 300.000 euro, il secondo di 540.000 euro, il terzo di 680.000 euro ed il quarto di 602.564,45, per un totale “iniziale” di euro 2.422.564,45. Da subito il progetto subì revisioni progettuali, segno di una evidente approssimazione in sede di approvazione iniziale, come gran parte dei progetti “elettorali” mandati in gara dall’amministrazione Mitrano prima delle elezioni del 2022, tra i quali – tanto per rinfrescare la memoria – Piazza Risorgimento e Molo S. Maria.

Ebbene, a quattro anni esatti dalla sua approvazione, il nuovo bando prevede un “quasi completamento” del tratto adiacente il molo pescherecci (122 metri), ed un micro-avanzamento lato Piazza Mare All’Arco di soli 28 metri!!! Non mancano degli zeri, il numero è quello: 28 metri!

Siamo dunque di fronte allo “spezzatino dello spezzatino”, che però stavolta ha raggiunto dimensioni irrisorie e, per me, provocatorie nei confronti di cittadini e turisti. I quali da oltre 4 anni fruiscono di un lungomare che ha uno scadentissimo verde nella parte realizzata (5 palme delle 7 impiantate sembrerebbero già morte), mentre in quella non ancora su cui ancora non si è intervenuti sconta uno stato di manutenzione a dir poco vergognoso, con aiuole potate e ripulite da… mai. Tornando ai conti, cioè al costo di questo intervento, c’è da confermare l’ennesima assurdità gaetana.

La spesa per il lotto 1A, ovvero il primo stralcio del Lotto 1 originario, ha raggiunto la cifra di euro 350.000, mentre l’importo per il lotto attualmente in appalto è pari a circa euro 375.000, per un totale, di quello che era il primo lotto, di circa 775.000 euro. Dunque, si è passati da euro 300.000 ad euro 775.000, una spesa più che raddoppiata!!! Dunque un incremento superiore al 150%, cifra abnorme se pensiamo che le varianti in corso d’opera non possono superare il 20%, e solo eccezionalmente il 50%. 

Certo è che la ditta inizialmente contrattualizzata dovette rinunciare all’appalto aggiudicato in origine, per poi comunque vedersi aggiudicati – mistero della fede – mediante gare aperte i nuovi lotti. Sarà così anche per questo lotto? Stiamo a vedere.

Bisogna però passare al capolavoro assoluto. Un’operazione di una fantasia incommentabile, vale a dire il “micro-lotto” di 28 metri di fronte a Piazza Mare All’Arco.

A parte la stranezza e la rarità di un lotto di così esigue dimensioni, non capisco perché non si sia utilizzato l’importo, circa 156.000 euro, per completare definitivamente il primo lotto con la sistemazione del tratto di marciapiede in corrispondenza del chiosco bar! Praticamente i lavori del primo lotto non vengono completati, si fermano appena prima del chiosco bar, per proseguire qualche centinaio di metri più in là per 28 metri!

Mi preme, infine, rimarcare un aspetto che rischia di passare in secondo piano rispetto alle assurdità appena elencate: la scelta progettuale adottata su questo lungomare è nefasta. Anche qui verrà smantellato un filare di alberi (palme, lecci oleandri) di incommensurabile bellezza, se solo fosse ben curato, verranno abbattuti 17 pini, per far posto ad un lungomare arido e brullo, senza ombra e senza la possibilità di ripararsi dal sole come accade adesso. In compenso, ci sarà la solita inutile e disarmonica pista ciclabile (inutile se progettata così come questa e le tante altre in città). 

Dunque allo scempio politico-amministrativo si aggiunge uno scempio paesaggistico, ed entrambi gridano vendetta. I protagonisti di questa vicenda, cioè i politici degli ultimi 13 anni, saranno giudicati per aver in un sol colpo, che è durato – per adesso – più di 4 anni, bruciato un’enormità di denaro pubblico e distrutto un luogo a cui è legata parte della storia di Gaeta e che andava solo ristrutturato, e non stravolto”.

Così, in una nota, il consigliere comunale di Gaeta Emiliano Scinicariello (PD) sul bando per lavori di completamento del Lungomare Caboto

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