Il Nuovo Comitato Arene 167 torna a scrivere all’amministrazione Giannetti sull’installazione dei luna park in Via Leonardo Da Vinci.
“Da giorni, su un terreno privato sito in via Leonardo da Vinci è stato installato un intero Luna Park, in aperta violazione delle normative urbanistiche e della sicurezza pubblica. Il terreno in questione, come sancito dal vigente Piano Regolatore Generale e dal Piano Particolareggiato Comunale, è destinato a verde pubblico. Tale destinazione è incompatibile con qualsiasi tipo di attività commerciale, men che meno con l’allestimento di attrazioni ludiche di medie e grandi dimensioni.
A fronte di tale evidente illegittimità, l’Amministrazione comunale, finora, non ha adottato alcun provvedimento. Né si ha notizia del rilascio di autorizzazioni in conformità alla normativa vigente in materia di sicurezza, agibilità, impatto acustico, gestione della viabilità o pareri vincolanti degli enti preposti.
Malgrado le numerose segnalazioni, gli esposti al Prefetto , al Comando dei Vigili del Fuoco, alla Polizia di Stato, alla Polizia Stradale e una diffida inviata,a mezzo PEC, al Comando di Polizia Municipale, al SUAP, al Settore verde, al Sindaco e agli Assessori competenti, i lavori di montaggio e di allaccio alle forniture elettriche pubbliche, lasciano intuire che l’accensione al pubblico del Luna Park è ormai imminente. Questo silenzio, ormai sistematico, configura a nostro avviso una grave responsabilità amministrativa e istituzionale.
Ricordiamo che l’area interessata si trova in prossimità della Strada Statale Pontina, in un punto notoriamente soggetto a traffico intenso e alta incidentalità, e a pochi metri di distanza vi è un distributore di carburanti (benzina e GPL), con serbatoi interrati: un ulteriore rischio per la pubblica incolumità. Di fronte a questa situazione inaccettabile, ci domandiamo: è diventata prassi, nel nostro Comune, calpestare i vincoli urbanistici e permettere iniziative commerciali su suoli vincolati a verde pubblico? Perché l’Amministrazione continua a non agire, nonostante due sentenze del Consiglio di Stato (n. 4203 e 4204/2025) abbiano già censurato questa inerzia, ribadendo l’obbligo di individuare aree conformi ai Piani urbanistici?”
I cittadini di Terracina riuniti nel Nuovo Comitato Arene 167 hanno diffidato formalmente nei giorni scorsi , con nota inviata via PEC, l’Amministrazione comunale e i dirigenti degli uffici preposti , dal proseguire in questo atteggiamento omissivo; chiedendo l’immediata verifica dello stato dei luoghi, da cui emergerebbe che le attrazioni sono, peraltro, a meno di 20 MT dalle private abitazione; sollecitando il ripristino della legalità, anche mediante sgombero delle attività incompatibili con la destinazione urbanistica dell’area; annunciando che, in caso di ulteriore inerzia, tutto gli atti saranno inviati alla Procura della Repubblica affinché siano accertate eventuali responsabilità amministrative, penali e contabili per il danno arrecato alla collettività2.
“La fiducia dei cittadini nelle istituzioni si costruisce con atti concreti e con il rispetto delle regole. Non è più tempo di silenzi: vogliamo risposte e azioni immediate”.
Così, in una nota, il Nuovo Comitato Arene 167.