L’ULTIMA FRONTIERA DEL PERBENISMO LATINENSE: LE FOTO AI DISPERATI

Perbenismo latinense
Ecco la foto postata da un'utente latinense indignata perchè un povero barbone cercava cibo nella spazzatura, violando la quarantena.

Nella società post-moderna il clochard, il povero senzatetto o il disperato che fruga nella spazzatura sono diventati una questione di decoro urbano, invece che un dramma sociale a cui porre assolutamente rimedio.

Alla creazione di questa visione ha contribuito senza dubbio la propaganda che, invece di richiedere soluzioni di inserimento sociale mostrava le immagini di disperati come arma di delegettimazione politica contro l’avversario di turno.

Se a questa situazione si aggiunge una pandemia mondiale con conseguente quarantena che azzera il contatto sociale, costringendo le persone a rimanere chiuse in casa, ecco che il contesto diventa bollente.

Ovviamente, le misure di contenimento sono assolutamente necessarie per rallentare il contagio; e sì, naturalmente  una parte dei  cittadini e negozianti si stanno comportando in maniera incosciente.

Sicuramente va detto che buona parte delle persone abbia capito perfettamente che bisogna restare a casa e ci resta, anche con enormi sacrifici.

Però i sacrifici non giustificano assolutamente la delazione di massa e video di inseguimento degli “untori”, oppure, come accaduto a Latina, le foto scattate a poveri disperati o tossicodipendenti senza dimora.

Foto di un cittadino di Latina indignato a causa del mancato rispetto delle norme anti-coronavirus da parte di alcuni tossicodipendenti.

 

Sopratutto se, come nel caso della foto della SVAR, si esce in strada per scattare la foto.

PRENDERSELA CON CHI HA TAGLIATO I POSTI IN OSPEDALE

Appare evidente come i delatori dei social stiano sprecando energie alla ricerca di un facile capro espiatorio per sfogare le proprie tensioni dovuto all’isolamento o al lavoro al tempo di pandemia ma, forse, sarebbe meglio sprecare le proprie energie sulle responsabilità politiche.

Facile prendersela con chi fruga nell’immondizia o con gli eroinomani, vero? 

Invece prendersela con chi in questi anni ha tagliato migliaia di posti letto negli ospedali è meno immediato, ma utile e produttivo a livello di coscienza civica, provate!

Ad esempio secondo la Fondazione Gimbe, un think thank che si occupa del settore sanitario, dal 2010 al 2019 i governi hanno saccheggiato il settore sanitario per 37 miliardi di euro, causando un crollo dei posti letto e una fuga verso l’estero di 1500 medici l’anno.

Secondo voi, cari delatori latinensi, ha inciso più questo sulla propagazione del Covid-19 o il mancato rispetto delle regole di un poveraccio che fruga nell’immondizia?

Oppure, sarà colpa del tossico della SVAR se per la drammatica mancanza di protezioni del personale sanitario, che sta pagando un conto salato tra decessi e contagi (ormai siamo a più di 3500 medici e operatori, quasi il 9 percento del totale).

 

Insomma caro delatore latinense, non ti pare che la tua azione sia un tantinello perbenista?

Oppure non ti pare che l’apertura delle fabbriche possa essere un vettore maggiore di contagio, rispetto a tossici e disperati?

Invece che alimentare la solita e ormai noiosissima lotta tra l’ultimo e il penultimo si potrebbe analizzare come porre rimedio alle storture della nostra società, grazie.

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