Forno crematorio di Gaeta: a Itri i consiglieri comunali di opposizione chiedono che il Comune amministrato da Fargiorgio sia coinvolto nelle decisioni che stanno già facendo discutere nella città del Golfo
I consiglieri comunali di opposizione del Comune di Itri, Vittoria Maggiarra, Giuseppe Cece, Osvaldo Agresti, Elena Palazzo, Luca Iudicone chiedono formalmente che il Comune di Itri venga coinvolto in tutte le decisioni inerenti la realizzazione di un impianto cimiteriale di cremazione in località S. Angelo nel Comune di Gaeta, ma in zona prossima al confine con il Comune di Itri.
Leggi anche:
FORNO CREMATORIO A GAETA, PC: “MITRANO FARÀ DIETROFRONT COME PER VILLA DELLE SIRENE”
Ad oggi – scrivono in una nota congiunta i consiglieri di minoranza itrani – il Comune di Itri non è stato coinvolto in alcun modo nella scelta di realizzare una tale opera, che senz’altro ha un impatto ambientale notevole sul territorio itrano e sui suoi abitanti. Infatti, nonostante sia chiaro dagli atti amministravi adottati dal Comune di Gaeta che la realizzazione del suddetto impianto è prevista in prossimità del territorio itrano, in una zona popolata e, peraltro, ad espansione abitativa, non è stato fornito alcun chiarimento al Comune di Itri in ordine alle incognite ambientali emerse sia dal parere espresso con riserva dalla Asl, sia dal parere ambientale negativo reso dalla Provincia di Latina.
Peraltro, dinanzi a siffatta vicenda, che preoccupa molti cittadini itrani, la Giunta Fargiorgio è rimasta del tutto inerte e nessun atto di indirizzo e di azione politico-amministrativa è stato adottato in tal senso.
Ragione per cui, dinanzi alla legittima e fondata preoccupazione dei cittadini itrani, si è resa doverosa l’iniziativa a firma dei cinque Consiglieri comunali di opposizione del Comune di Itri, i quali hanno formulato la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario al fine di proporre l’approvazione di una mozione che impegni il Sindaco di Itri, Antonio Fargiorgio e la sua Giunta.
Tre i punti sollevati dai cinque esponenti politici.
1) Avviare ogni azione utile e necessaria a tutela del territorio e della cittadinanza itrana in ordine alla progettazione in itinere, da parte del Comune di Gaeta, di un impianto cimiteriale di cremazione da realizzarsi in località S. Angelo in tenimento del Comune di Gaeta, nonché a confine con il Comune di Itri;
2) avviare ogni azione utile e necessaria al fine di ottenere l’annullamento in autotutela di tutti gli atti ed i provvedimenti amministrativi adottati in seno alla conferenza dei servizi indetta dal Comune di Gaeta relativamente al progetto di cui trattasi, in quanto assunti in palese violazione dell’istituto della partecipazione e delle connesse forme di instaurazione del contraddittorio nell’ambito del procedimento amministrativo;
3) avviare ogni azione utile e necessaria al fine di ottenere la convocazione ex novo della conferenza di servizi afferente il progetto in argomento, onde consentirne la partecipazione anche al Comune di Itri in forza dell’interesse concreto ed attuale che lo caratterizza, e, nelle more, formulare al Comune di Gaeta la richiesta di sospensione di ogni ulteriore azione e/o adempimento amministrativo onde scongiurare l’instaurazione di contenziosi in ambito amministrativo e civilistico”.
È così che – ritengono i consiglieri comunali – il Comune di Itri potrà partecipare in maniera informata alle scelte/decisioni politico-amministrative concernenti il progetto e accedere alla documentazione relativa e pronunciarsi compiutamente e scientemente circa l’opportunità o meno di realizzare l’opera nella zona già prevista in sede di progettazione preliminare.
La questione ha rilevanza per l’intero comprensorio – concludono – e, in particolare, per il Comune di Itri, la cui zona, a confine con l’area del Comune di Gaeta in cui insiste la pertinenza cimiteriale ove si vuole realizzare il detto giardino crematorio, è zona popolata e ad espansione abitativa, con la conseguenza che ogni decisione sull’argomento non può ritenersi esclusiva e meramente interna al Comune di Gaeta, bensì pone la necessità di aprire una partecipazione tra tutti gli Enti interessati, oltre che un dibattito pubblico.