Accusato di lesioni e maltrattamenti in famiglia: sul banco degli imputati un giovane di 25 anni originario di Terracina
Ad essere ascoltati davanti all’imputato, difeso dall’avvocato Procaccini, la sorella e il padre. Si tratta di uno dei tanti processi che, a Latina, si celebrano senza soluzione di continuità e che vedono al centro spaccati famigliari pesanti, litigi e sfiorate tragedie.
Ad essere giudicato dal III collegio del Tribunale di Latina dei giudici Morselli-Sergio-Romano, c’è un 25enne di Terracina accusato lesioni e maltrattamenti in famiglia. Comportamenti e condotte violente nei confronti della sorella perpetrati per anni, secondo l’accusa, e con l’aggravante di fare uso di sostanze stupefacenti.
Oggi, 14 dicembre, il pubblico ministero Daria Monsurrò ha interrogato i suoi ultimi testimoni: per l’appunto la sorella e il padre. In particolar modo la sorella dell’imputato, che parlava praticamente a due metri dal fratello alla sbarra, ha spiegato che i litigi erano frequentissimi in casa e che spesso si passava alle mani. In un’occasione, davanti alla nonna e alla pro-zia, il fratello la prese per il collo facendola volare a terra; in altre occasione avrebbe danneggiato la porta della camera di casa dove lei viveva.
Eppure, per il padre, interrogato dal Pm, “sono cose normali, tra fratelli”. Nessuno, né sorella né padre, ha confermato le lesioni provocate dai comportamenti del parente. Né sanguinamenti, né ricoveri all’ospedale, se non fosse che in una occasione è dovuta intervenire la Polizia avvertita dai vicini impressionati dalle urla che provenivano da casa.
Il processo è stato rinviato al 7 marzo quando Pm e difesa discuteranno e, successivamente, il collegio si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza.
