Tentato omicidio a Gaeta, arriva la nota ufficiale dei Carabinieri sulla lite tra fratelli degenerata a coltellate
A distanza di oltre una settimana arriva la nota ufficiale dei Carabinieri di Formia sul tentato omicidio che si è consumato a Gaeta. Gli effetti della legge “Cartabia” si fanno sentite sull’informazione se si pensa che il caso è datato 16 giugno 2023. Ovviamente la responsabilità sul ritardo delle informazioni dalle autorità competenti non è in capo ai Carabinieri o alla Procura di Cassino, piuttosto è a causa della legge “Cartabia” che ha imposto, tramite norma, la farraginosità delle comunicazione verso gli organi d’informazione.
Ad ogni modo – come si legge nella nota – sulla scorta delle attività dei Carabinieri, la mattina del 16 giugno 2023, località Monte Tortona, giungeva richiesta di intervento da parte di una donna, che affermava di essere stata avvicinata da due vicini di casa, un uomo e una donna ricoperti da vistosi rivoli di sangue lungo il corpo che chiedevano aiuto.
Intervenivano immediatamente militari della Tenenza di Gaeta, a cui subito appariva chiaro come l’uomo, un 63enne, fosse stato attinto da fendenti inferti con arma bianca, di rilevante profondità, all’addome e al braccio sinistro, mentre la donna, una 56enne, riportava escoriazioni nella parte superiore del capo. Autore dell’insano gesto è stato il fratello dell’uomo, un 66enne, mediante l’utilizzo di due coltelli da cucina, che sono stati posti sotto sequestro e rinvenuti all’interno di alcuni cassetti dove l’uomo aveva tentato di occultarli.
I tre convivevano all’interno della stessa abitazione ed è proprio all’interno delle mura domestiche che è da ricercare il movente, da addebitare a pregresse discussioni e situazioni di attrito tra il reo e la donna. L’uomo tratto in arresto per tentato omicidio e lesioni personali aggravate è stato ristretto presso la casa circondariale di Cassino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il fratello ferito è stato inizialmente ricoverato in codice rosso presso l’Ospedale Dono Svizzero di Formia, e grazie alle cure dei sanitari è stato dichiarato fuori pericolo di vita, con prognosi di giorni 30, mentre la donna a seguito di specifici accertamenti è stata dimessa con prognosi di giorni 8.
Per la cronaca, il 66enne, dopo l’interrogatorio di garanzia, è ancora in carcere per decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro.