Era stato allontanato un anno fa dal luogo di lavoro, poiché a detta dell’azienda Brevetti Catis di Latina (storica azienda metalmeccanica del capoluogo), a seguito di una riorganizzazione aziendale, vi era stata la soppressione della sua posizione lavorativa. E così per la seconda volta dopo un primo licenziamento irrogato dall’azienda nel 2018, il dipendente Mario (nome di fantasia), si è ritrovato disoccupato e senza lavoro. Senza perdersi d’animo ha nuovamente impugnato con l’Avv. Fabio Leggiero, giuslavorista del foro di Latina il licenziamento innanzi al Tribunale di Latina.
Nei giorni scorsi, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Latina, Angela Orecchio, con sentenza immediatamente esecutiva, ha accertato l’illegittimità del licenziamento condannando l’azienda di Sermoneta all’immediata reintegra del dipendente nel precedente posto di lavoro oltre ad un’indennità risarcitoria come previsto per legge.
L’Avvocato Fabio Leggiero, che ha assistito il lavoratore, commentando la sentenza ha dichiarato come il Tribunale in maniera corretta abbia accertato l’insussistenza del fatto che aveva determinato il licenziamento. Invero, in sede processuale il Tribunale ha accolto la tesi del lavoratore accertando uno dei motivi di impugnativa sollevati dalla difesa tecnica del dipendente ovvero che le motivazioni sottese al licenziamento :“la dedotta riorganizzazione” apparivano essere fittizie e non reali operate ad hoc per ledere l’interesse individuale del lavoratore in violazione dei principi di correttezza e buona fede alla base dle rapporto di lavoro nonchè anche dell’obbligo di scrutinio di ripescaggio cui il datore di lavoro è onorato nei casi come quello del lavoratore in questione.
Soddisfazione per il legale del dipendente. “La decisione del Tribunale di Latina – commenta l’avvocato Leggiero – è importante poiché, mantiene fermo, un principio cardine del diritto sostanziale in materia di salvaguardia del dipendente e della sua professionalità al di là delle logiche di mercato, relegando il medesimo licenziamento solo quale extrema ratio rispetto alle esigenze aziendali, che a volte non sono veritiere ma pretestuose”.
RICHIESTA DI RETTIFICA – La società Fonderie Pontine Brevetti Catis Srl precisa che, contrariamente a quanto ivi riportato, il Tribunale di Latina non ha qualificato la riorganizzazione aziendale come “fittizia” o “pretestuosa”. Inoltre, il Giudice ha esplicitamente escluso la natura ritorsiva del licenziamento, chiarendo che il precedente contenzioso non poteva di per sé costituire motivo illecito determinante del recesso: “il fatto che il ricorrente sia già stato licenziato in precedenza con provvedimento dichiarato illegittimo, non può di per sé costituire motivo illecito determinante”. La ritenuta illegittimità del licenziamento si fonda unicamente sulla valutazione del mancato assolvimento da parte della società datrice di lavoro dell’onere probatorio riguardante l’impossibilità di ricollocazione del lavoratore in altre mansioni (c.d. obbligo di repêchage). Si tratta pertanto di una valutazione tecnica sulla prova, che non implica alcun accertamento in ordine alla presunta fittizietà della riorganizzazione aziendale, e tantomeno alla ritorsività del licenziamento.