Il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Volpi interroga il Ministro Salvini sui licenziamenti in autorità di sistema portuale.
Dopo aver chiesto la revoca del presidente dell’Autorità portuale Pino Musolino, il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Volpi, ha presentato un’interrogazione scritta al Ministero dei Trasporti e al Ministero del Lavoro, in merito all’operato dell’Autorità di sistema portuale e in particolare sui licenziamenti attuati.
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L’esponente politica ha incentrato la sua interrogazione sulla “determinazione dell’atto Organizzativo dell’Autorità (AOA9 2023) che definisce il nuovo modello organizzativo adottato dall’Autorità, totalmente differente dal previgente e da quello in uso in tutte le altre AdSP, che sembrerebbe essere redatto senza tenere conto delle disposizioni del Ministero della funzione pubblica (circolare n. 6 del 23 marzo 1994, decreto ministeriale 8 maggio 2018 e decreto ministeriale 14 settembre 2022)”.
Focus sulla “determinazione organizzativa per la ricognizione e l’affidamento di personale dirigente degli incarichi di responsabilità delle strutture dell’Adsp MCTS (provvedimento necessario alla determinazione degli incarichi di responsabilità di ogni struttura organizzativa dell’Ente)”, e sul “licenziamento di 4 dirigenti per giustificato motivo oggettivo e contestuale assunzione di 7 quadri A”.
“Tali atti – si legge nell’interrogazione – hanno ridefinito la dotazione organica dell’ente, ridimensionandola in una fase di significativa ripresa dei traffici crocieristici e commerciali, di notevole rilancio per progettualità connesse al Pnrr che invece richiederebbe un ampliamento delle professionalità dirigenziali dell’ente; a seguito di questi cambiamenti organici, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in data 13 aprile 2023, ha rilevato in merito ai decreti sopra citati che “non si è rilasciato alcun parere formale in merito alla legittimità degli stessi” sospendendone di fatto la legittimità; i 4 licenziamenti, come stabilito dal Ministero vigilante, risulterebbero anche essere in violazione della normativa applicata ai dirigenti pubblici e dell’articolo 33 del decreto legislativo n. 165 del 2001 in materia di eccedenza di personale e mobilità collettiva applicabili alle Adsp ai sensi dell’articolo 6 comma 2 del medesimo decreto legislativo n. 165 del 2001, che si applicano alle Adsp ai sensi dell’articolo 6 comma 5 della legge 28 gennaio 1994 n. 84, in base al quale eventuali esuberi frutto di accorpamenti e/o riorganizzazioni successivi alla determinazione dell’organico vanno gestiti prioritariamente attraverso l’istituto della mobilità presso altre AdSP”.
Infine “tale atto di licenziamento ha prodotto quattro vertenze che hanno esposto dell’ente al rischio di ingente danno erariale e provocato lo stato di agitazione di tutto il personale che ha proclamato uno sciopero”.