LIBRALATO: UN ALTRO GESTO SPONTANEO POSSA ABBATTERE IL MURO DELLA FOLLIA DISTRUTTIVA DEGLI IMPIANTI PER RIFIUTI INQUINANTI

Oggi più di 100 piazze di città italiane si riempiranno per i Fridays for Future, con eventi organizzati dalla sezione italiana del movimento di Greta Thunberg. L’Italia ha aderito alla Settimana per il clima, ma mentre nella maggior parte degli altri Paesi le manifestazioni si sono svolte venerdì scorso, da noi la mobilitazione chiude la settimana di sensibilizzazione ai problemi dell’ambiente.

Si tratta del terzo sciopero globale (dopo quelli del 15 marzo e del 24 maggio), realizzato per chiedere l’abbandono delle fonti di energia fossili e giustizia climatica per i popoli di tutto il mondo. Allo sciopero hanno aderito numerosi sindacati e il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha invitato tramite una circolare i dirigenti scolastici a considerare giustificate le assenze degli studenti che partecipano alle manifestazioni.

Sull’account Twitter di Fridays for future le richieste più ricorrenti rivolte alla classe politica sono le seguenti: raggiungimento dello 0 netto di emissioni derivanti dalla combustione fossile a livello globale nel 2050, per restare entro i +1.5 gradi di aumento medio globale della temperatura; la transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, utilizzando come principio di riferimento la giustizia climatica; infine la valorizzazione della conoscenza scientifica, ascoltando e diffondendo i moniti degli studiosi più autorevoli di tutto il mondo.

Sull’account Facebook di Fridays For Future Italia ci sono poi richieste puntuali all’indirizzo del ministro dell’Istruzione: dagli aumenti ai fondi alla Scuola, all’Università e alla Ricerca per sostenere l’innovazione ecologica e rendere gli istituti scolastici 100% sostenibili, passando per programmi didattici che evidenzino le conseguenze dell’utilizzo di combustibili fossili fino alla richiesta di interruzione di tutte le collaborazioni tra il Miur e le aziende inquinanti che non abbiano ancora un piano di decarbonizzazione totale e un piano esplicito di bonifiche e risarcimento danni.

Giorgio Libralato
Giorgio Libralato

In occasione dei Fridays for future Giorgio Libralato, consulente tecnico del Tribunale di Latina per questioni ambientali, questa mattina ha pubblicato su pontiniaecologia.blogspot.com un articolo contenente alcune riflessioni personali:

A proposito dello sciopero per il clima e il futuro. Sono cresciuto senza comprendere il senso del muro di Berlino che separava amici, parenti, concittadini. Personaggi e discorsi storici ne hanno evidenziato, come per tutti i muri pubblici, l’anti umanità e il frutto di ideologie assurde, irrealizzabili solo per il potere e la sopraffazione, portando morte e distruzione.

Fonte cngeologi.it

Così come lo “sviluppo”, con un “sistema economico insostenibile e disumano” è frutto delle stesse motivazioni per la ricerca del potere e della sopraffazione. Ha portato anch’esso morte e distruzione con inquinamento, veleni, cambio del clima, consumo del suolo. Ancora nel 2019 si cerca di speculare per appalti e impianti inutili e incompatibili anziché per le opere urgenti, necessarie di prevenzione tutela.

Biogas, biomasse, biometano e bio truffe varie anche con pseudo associazioni ambientaliste con esponenti che spesso nascondono solo e sempre la ricerca di facili guadagni e potere. Anche discariche, inceneritori con la solita truffa della valorizzazione o termovalorizzazione. Solo un grullo può pensare che un rifiuto sia una ricchezza.

Ricchezza lo è per i monnezzari senza scrupoli e per troppi politici o amministratori che ne assecondano impianti inutili, inquinanti. Per le persone che piangono e si disperano per le puzze che avvelenano la vita, i campi, l’inquinamento dell’aria, dei terreni, delle falde, dei corsi d’acqua, la perdita di valore delle loro proprietà, l’impossibilità a vivere una vita normale con le finestre aperte o nel proprio giardino non c’è speranza da questa classe dirigente e amministrativa o politica che dir si voglia.

Dopo decenni si aspetta ancora, favorendo l’inquinamento che continua a mietere vittime causando altro sangue e dolore. Come per le ideologie violente, disumane che tutto distruggono per la loro sete di potere, a queste persone cui è stata tolta la dignità del poter disporre della propria casa o terreno o attività, non comprendono questo “muro di Berlino” del finto progresso di questi impianti per rifiuti che portano veleno e dolore.

Ripeto spesso, da anni, che come il muro di Berlino è stato abbattuto non dai politici, ma da un gesto spontaneo, forse inconsapevole, di chi ha iniziato a demolirlo, la speranza è che un altro gesto spontaneo e naturale possa abbattere il muro della follia distruttiva degli impianti per rifiuti inquinanti e di tutti gli impianti che seminano solo distruzione e veleni tornando ad una dimensione naturale e quindi umana”.

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