Gina Cetrone è stata liberata dagli arresti domiciliari. L’imprenditrice di Sonnino ed ex consigliera regionale del Pdl, accusata di aver assoldato il clan Di Silvio per compiere un’ estorsione nei confronti di un imprenditore abruzzese e per gestirle nel 2016 la campagna elettorale a Terracina, era stata arrestata e trasferita lo scorso gennaio nel Carcere di Rebibbia.
Agli inizi dello scorso giugno l’imputata aveva lasciato la Casa di reclusione ottenendo i domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma Antonella Minunni , firmataria dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti della donna, dell’ex marito Umberto Pagliaroli, di Armando Lallà Di Silvio e dei figli Gianluca e Samuele, aveva infatti accolto la richiesta dell’avvocato Lorenzo Magnarelli che aveva sollecitato la revoca o la sostituzione della misura cautelare.
Ora sono stati accolti due appelli cautelari presentati dal suo Difensore, l’Avv. Lorenzo Magnarelli del Foro di Roma. Finisce quindi la vicenda della custodia preventiva per Gina Cetrone. Ed, infatti, il Tribunale del Riesame di Roma ha così stabilito sciogliendo la riserva assunta dopo che i due appelli cautelari erano stati illustrati nei giorni scorsi durante la relativa udienza. Rileva, pertanto, attualmente soltanto un limitato obbligo di dimora. Vi sono ancora altri due appelli cautelari che il Tribunale del Riesame dovrà valutare per l’imprenditrice sonninese ed, inoltre, vi è ancora la Corte di Cassazione che dovrà pronunciarsi sul relativo ricorso presentato per fare verificare la pertinenza della motivazione dell’ordinanza emessa, in sede di riesame, dal medesimo Tribunale a febbraio di quest’anno.