Leonardo Spa (ex Finmeccanica) firma insieme ai sindacati un protocollo di gestione Covid-19: anche la sede di Cisterna sarà sanificata e chiusa oggi e domani
Dopo il caso del lavoratore della Sicamb risultato positivo al Covid-19 (l’uomo è di Sezze Scalo), il colosso di Leonardo Spa che ha tenuto aperte le strutture cerca di prevenire. I due fatti, ovviamente, non sono connessi anche perché la decisione della multinazionale è stata assunta a livello generale, in tutti gli stabilimenti del BelPaese.
Nessun caso di positività tra i lavoratori nello stabilimento sulla Pontina (km. 62,500, nel Comune di Cisterna) fortunatamente, ma la situazione va monitorata attentamente sopratutto nelle aziende in cui ci sono tanti dipendenti e inevitabili sono anche i piccoli o grandi assembramenti.
Nella giornata di ieri, si è tenuta una riunione a Roma tra le segreterie Nazionali FIM FIOM UILM con l’azienda che ha portato al raggiungimento di un’intesa in ragione della pandemia da Covid-19 che ha messo in ginocchio il Paese.
L’intesa sarà valida anche per altre società del gruppo Leondardo Spa: Fata, Lgs, Telespazio, Vitrociset.
Nel dettaglio, l’accordo prevede l’applicazione e l’adeguamento nelle maniere più stringenti alle norme governative, compreso il Protocollo sottoscritto il 14 marzo tra il Governo e la Parti Sociali. Di conseguenza, ci sarà la sospensione dalle attività lavorative sia oggi che domani martedì 17 marzo, al fine di sanificare e mettere in sicurezza i luoghi.
Le attività sopravvissute alla sanificazione saranno le attività essenziali per la salvaguardia, manutenzione e continuità degli impianti e delle infrastrutture informatiche ed i servizi interni o esterni di ricevimento e spedizione merce; le attività funzionali ad esigenze improrogabili di business e/o impegni assunti verso i clienti; le attività collegate a settori di pubblica utilità, sicurezza, sanità e forze armate; le attività necessarie per la realizzazione dei lavori di intensificazione delle misure di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro e per il reperimento di attrezzature o servizi necessari per garantire il rispetto del protocollo del 14 marzo.
Tra oggi e domani i sindacati, con i loro organi di rappresentanza per la sicurezza, verificheranno la situazione di sanificazione dei luoghi e concorderanno con l’azienda le modalità per la progressiva ripresa produttiva, prevedendo, però, la possibile continuazione della sospensione o meno.
Prevista, inoltre, la costituzione di uno specifico comitato, composto da HR Corporate (Risorse Umane) e Segreterie Nazionali, per la verifica del rispetto del protocollo governativo del 14 marzo.
Inoltre, sono stati fissati già due incontri – 17 e 24 marzo – per valutare l’evoluzione della fase epidemiologica in corso, con eventuali soluzioni per la sicurezza dei lavoratori e la ripresa progressiva e/o integrale delle attività operative.
Un provvedimento che va verso la presa d’atto che in certe condizioni non si può lavorare, nonostante, come detto, alcune attività non siano state fermate. È probabile che, facendo i debiti scongiuri (che però con virus e scienza servono a poco), se la situazione dovesse peggiorare, con la curva dei contagi in ascesa anche al centro-sud e al sud, si opterebbe per quello già molti lavoratori reclamano a gran voce: la serrata totale.
Già, in queste fasi, in Leonardo una parte di lavoratori si è messa in sicurezza da sola utilizzando lo smart working. Al ritorno, ad ogni modo, ai lavoratori dello stabilimento di Cisterna saranno fornite le mascherine che, nella scorsa settimana, non avevano (se si escludono i dipendenti della mensa).
Al di là dei palpiti confindustriali e degli interessi enormi che si porta in carico un colosso come Leonardo, sono tutti consapevoli che questa settimana, e probabilmente la prossima, sarà decisiva per comprendere quella che con gergo tecnico-burocratioa viene chiamata l’evoluzione della fase epidemiologica.