Teli bianchi. Sudari. Avvolgono – a Gaza – i corpi dei palestinesi morti ammazzati, e sono così diventati simbolo della strage. Sono, cioè, gli oggetti comuni del nostro tempo crudele. Tempo di genocidio
“Il sudario ricopre, sottrae alla vista del mondo il corpo di cui è stato fatto scempio. Avvolgere nel sudario è un gesto estremo di cura, di pietas. Protegge la dignità degli esseri umani quando le vite non valgono più niente, nella conta approssimativa dei morti. Come si fa a piangere, onorare la memoria, dei morti di Gaza in quasi 600 giorni di assedio? Come si fa a piangerli uno per uno?
Proviamo a farlo, in silenzio, sabato 24 maggio: in ogni città, paese, contrada d’Italia. Riempiamo piazze, strade, finestre di lenzuoli bianchi a ricoprire il selciato e le facciate di edifici privati e pubblici. Vorremmo che tutti insieme, in tutta Italia, arrivassero al numero tragico dei 50.000 di Gaza. Tutti insieme saranno i corpi che il mondo non vuole vedere. Facciamolo sui social e negli spazi pubblici, ciascuno con il suo telo. Facciamolo organizzandoci per condominio, strada, quartiere: ma anche da soli, ognuno alla sua finestra”.
All’appello della giornalista Paola Caridi hanno aderito anche associazioni, movimenti e partiti di Latina che sabato 24 maggio, a partire dalle ore 18, si ritroveranno nel centro della città, da Piazza del Popolo verso Corso della Repubblica e Via Diaz dove ci sarà anche la rappresentanza di Sinistra Italia e Assopace Palestina.
Dopo l’iniziativa del 9 maggio al cinema Oxer, di nuovo tutti insieme, con i lenzuoli bianchi, per la pace, per il popolo palestinese.
Hanno aderito: Anpi Provincia di Latina, Anpi Latina Sezione Severino Spaccatrosi, CGIL Frosinone – Latina, Articolo 21, Rete Studenti Medi, Arcigay Latina Seicomesei Aps, Progetto Enea, Centro Donna Lilith Aps, Giovani Democratici, Movimento 5 Stelle, Latina Bene Comune, Per Latina 2032, Possibile, AVS Alleanza Verdi Sinistra.