LEGGE PER IL CENTENARIO DI LATINA, LA PRESENTAZIONE CON IL MINISTRO DELLA CULTURA

Consiglio comunale straordinario: presentata la Legge per il Centenario, un’occasione storica per il futuro del territorio

Durante il Consiglio Comunale Solenne tenutosi presso il Teatro D’Annunzio di Latina, il Senatore Nicola Calandrini, primo firmatario della legge sul Centenario della città, ha presentato ufficialmente il progetto che vedrà la città protagonista delle celebrazioni per il suo centesimo anniversario nel 2032. Un evento che non riguarda solo Latina, ma tutta la provincia, e che si propone di essere un’opportunità storica per disegnare il futuro del territorio.

La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità locali e nazionali, a testimonianza dell’importanza del progetto. Tra i presenti, il Sindaco di Latina Matilde Celentano, il Presidente del Consiglio Comunale Raimondo Tiero, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Prefetto di Latina Maurizio Falco, e il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli. Presenti inoltre rappresentanti delle forze armate, istituzioni civili e religiose, oltre a numerosi cittadini e studenti delle scuole superiori.

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli

“Oggi celebriamo non solo una legge, ma ciò che essa rappresenta per Latina e la sua comunità. Con il Centenario, questa città torna sotto i riflettori nazionali e internazionali, raccontando la sua unicità e il contributo che ha dato alla storia del nostro Paese. Latina non deve negare nulla di sé stessa, il centenario non deve essere una celebrazione nostalgica ma un’occasione per proiettare latina nel futuro, superando i passaggi storici per diventare una città pienamente italiana e europea “, ha dichiarato il Senatore Calandrini.

La legge, approvata in tempi record – solo 13 mesi dall’inizio dell’iter in Senato fino alla sua conversione in legge il 7 agosto 2024 – prevede la creazione della Fondazione Latina 2032, la prima in Italia istituita per legge per celebrare il Centenario di una città. “Si tratta di un progetto che guarda lontano, non si limita a semplici celebrazioni. Vogliamo che Latina diventi un punto di riferimento per la cultura, la formazione, la ricerca e l’innovazione tecnologica”, ha aggiunto il Senatore.

Il progetto del Centenario mira a coinvolgere tutte le istituzioni del territorio, sia pubbliche che private, con un finanziamento base di quasi 8 milioni di euro che potrà essere integrato con fondi pubblici e privati. “Il Centenario non dovrà limitarsi a eventi occasionali, ma essere un’occasione di rilancio per la città. Latina merita un nuovo protagonismo nel panorama nazionale e internazionale”, ha spiegato Calandrini.

Il Senatore ha poi ricordato le radici storiche di Latina, sottolineando come la città abbia sempre incarnato un forte spirito di resilienza: dalla bonifica delle Paludi Pontine negli anni ’30 fino alla ricostruzione post-bellica e all’industrializzazione. “Quella del Centenario è una data che ci impone di avere un progetto chiaro, capace di valorizzare le radici storiche di questa città e, allo stesso tempo, di proiettare Latina verso il futuro”, ha concluso Calandrini.

Le celebrazioni del Centenario rappresenteranno, dunque, un momento cruciale per rafforzare l’orgoglio e il senso di appartenenza della comunità locale, con un invito alla collaborazione di tutte le forze politiche e sociali, in un vero e proprio “gioco di squadra”.

“Ero emozionata – ha detto il Sindaco di Latina, Matilde Celentano – all’inizio di questo consiglio comunale, debbo confessare che adesso lo sono ancora di più, semplicemente perché accanto alla consapevolezza di essere un sindaco fortunato per essere qui, proprio io, in questo particolare momento storico della nostra città, avverto anche con una certa prepotenza il peso della responsabilità per il compito che mi aspetta, che ci aspetta tutti da qui al 2032.

Dobbiamo dimostrare di essere capaci di mettere a dimora le risorse che abbiamo ottenuto grazie alla legge sul Centenario,
per fare in modo che tra otto anni la nostra città possa mostrarsi al Paese con una veste adeguata all’appuntamento con quello che ormai un po’ tutti consideriamo il traguardo della maggiore età di Latina.

Siamo consapevoli e convinti che il Centenario sarà il banco di prova della nostra capacità di gestire il corso delle cose e l’attività amministrativa sapendone dettare le traiettorie, anticiparne le prospettive e dando prova di possedere una visione adeguata per l’ormai non più rinviabile allineamento agli standard che la modernità e l’Europa ci impongono.

Il prerequisito del successo della missione che ci attende a partire già da domani lo abbiamo individuato proprio grazie alla legge che è stata presentata qui oggi in forma solenne: si tratta della CONDIVISIONE, e cioè della nostra capacità di ascolto e della nostra apertura alle istanze della società dalla quale abbiamo ricevuto il mandato per il governo della città. Soltanto se sapremo davvero fare tesoro di questo principio della condivisione, dimostrando di essere un’amministrazione formata da persone mature, potremo aspirare al raggiungimento degli obiettivi e dei progetti che ci prefiggiamo di raggiungere.

Non importa chi sarà il sindaco nel 2032, né quale sarà la composizione del consiglio comunale che si presenterà all’appuntamento col Centenario, quello che conta è percorrere insieme, condividendone il fine, la strada che abbiamo davanti da qui ai prossimi otto anni.

Dalla nostra abbiamo il vantaggio di essere una comunità forte, con le mani callose che portano i segni di un impegno collettivo grazie al quale abbiamo potuto costruire la città che siamo, modellando giorno dopo giorno gli approdi della nostra crescita sociale e culturale, la profonda trasformazione antropologica che ci ha contraddistinti e ci contraddistingue ancora oggi.

Adesso è arrivato il momento di fare di più e meglio: tutti insieme ce la possiamo fare. Dobbiamo farcela. Ma dobbiamo sapere fin d’ora cosa vogliamo e dove siamo diretti.

L’ho già detto e ritengo valga la pena ripetersi: puntiamo verso l’Europa, cerchiamo l’allineamento con la modernità e con la bellezza, perché Latina è nata moderna, anzi direi addirittura che è stata un avamposto di avanguardia, vuoi per l’architettura, vuoi per la scommessa sociale che ha accompagnato i coloni venuti dal nord a cercare il riscatto di una vita migliore di quella che avevano. Un riscatto che hanno trovato, e che oggi ha bisogno di essere rinnovato, reinterpretato, cercato con convinzione e determinazione.

Qualcosa, nei decenni dal dopoguerra a oggi, tra boom economico, Cassa per il Mezzogiorno, industrializzazione, svuotamento delle campagne, trasformazione sociale e identitaria, crisi di mercato, crisi globali, non ci ha consentito di avere la necessaria costanza nei processi di crescita complessiva, e ci siamo trovati grandi, ma spesso con gli abiti di quando eravamo ancora ragazzini. Adesso è arrivato il momento di rimetterci in carreggiata, di assumere la fisionomia di una società adulta. Lo faremo, ve lo dice il primo sindaco donna di questa città, ve lo dice una persona innamorata di LATINA e della sua gente, una donna convinta che le cose che si fanno, le migliori, sono quelle che si desiderano intimamente.

E sono certa di volere la stessa cosa che desidera ciascuno di voi presenti in questo magnifico teatro:
che la nostra città diventi da subito migliore di quello che è, e un esempio a cui guardare con rispetto e ammirazione”.

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