Si svolgerà mercoledì 29 marzo alle ore 09.30 presso l’I.I.S. San Benedetto in via Mario Siciliano n.4 a Latina il seminario dal titolo “lavoro e ambiente: sfide e opportunità dal territorio per il futuro”, dove sarà esposta la mostra fotografica e documentale “ Archivi Aperti – la storia del lavoro per immagini” a cura dell’archivio Storico e Fondazione Studi e Ricerche FAI CISL.
All’evento organizzato dalla CISL di Latina e dalla FAI CISL di Latina, parteciperà con i saluti Ugo Vitti, dirigente I.I.S. San Benedetto di Latina, interverranno gli allievi dell’I.I.S. San Benedetto, Luciano Monti, Prof. LUISS Guido Carli, Sandra di Domenico, Comandante Ten. Col. R.C.B. Fogliano, Pasquale Conti, Presidente Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest, Islam Kotb, Segretario Generale FAI CISL Latina, Roberto Cecere, Segretario Generale CISL Latina, e il Segretario Generale della FAI CISL nazionale Onofrio Rota.
“I temi che affronteremo il 29 marzo sono di estrema importanza e grande attualità – ha sottolineato Islam Kotb Segretario Generale FAI CISL di Latina – il lavoro agroalimentare e ambientale rappresenta già oggi un presidio contro la crisi climatica e contro spopolamento e desertificazione, garantisce produzioni di qualità, cura della biodiversità e riqualificazione del territorio, parla un linguaggio rivolto alla sostenibilità e all’innovazione e traina con sé tanti settori che esprimono al meglio il Made in Italy e le sue vocazioni. La nostra azione sindacale ci vede impegnati a portare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dentro le sfide della sostenibilità e della transizione green della nostra provincia.
Ecco perché l’evento del 29 sarà una giornata in cui i protagonisti saranno le lavoratrici e i lavoratori e i tanti giovani alunni”, dichiara il sindacalista, “insieme ai quali rinnoveremo il nostro impegno in difesa del territorio e riconfermeremo la straordinaria vocazione della CISL a valorizzare le politiche ambientali, che non sono certo in contrapposizione con le nostre battaglie per la crescita, lo sviluppo, il lavoro”.
Roberto Cecere, Segretario Generale CISL Latina, ha commentato: “Le sfide climatiche, sociali ed economiche, ci impongono urgenti politiche atte ad accelerare i processi di transizione ecologica, energetica e digitale, tenendo come obiettivo prioritario la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. Il nostro comparto agro- alimentare rappresenta circa il 40% delle esportazione del Lazio e del 5% circa dell’exsport ortofrutticolo Italiano, ed è per questo che occorrono politiche che riparino da dinamiche di speculazione e sfruttamento della mano d’opera che genera eventi drammatici ed infortuni gravi sul lavoro. L’amministrazione Regionale, Provinciale e locale dovranno essere i fautori di azioni concrete nel predisporre più controlli e più benefici a chi rispetta le regole.
Da parte nostra proponiamo una visione nuova del rapporto tra lavoratore ed impresa, accogliendo la proposta della Cisl di una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione, che coinvolga i lavoratori alla gestione, ai risultati e alla organizzazione delle attività aziendali. Le statistiche fanno emergere che dove c’è il sindacato aumenta la sicurezza sul lavoro, la produttività, la qualità e la buona occupazione. Sviluppare questa visione anche attraverso la mostra fotografica , che rappresenta il cuore della storia dell’agricoltura del territorio, significa anche ricordare il grande sforzo delle generazioni passate, ovvero i nostri nonni che hanno, con il loro lavoro e sacrifici, reso possibile rendere fertile un terra storicamente paludosa”.
Tra i relatori anche il Segretario Generale della FAI CISL Nazionale “La sfida della transizione ecologica – afferma Onofrio Rota – deve essere affrontata come opportunità per creare nuova e migliore occupazione. Anche il Pnrr in questa prospettiva è un’occasione irripetibile che stanzia per il settore primario tante risorse, ad esempio un miliardo e mezzo sono destinati all’agrisolare, 500 milioni alla logistica e la competitività delle filiere, altri 500 milioni all’innovazione e la meccanizzazione, oppure 880 milioni al miglioramento del sistema irriguo. Istituzioni e parti sociali – aggiunge il sindacalista – devono saper valorizzare queste risorse a sostegno delle ‘tute verdi’, cioè i lavoratori dell’agroalimentare, dei consorzi di bonifica, della forestazione: categorie in grado di promuovere e garantire la messa in sicurezza del territorio, la tenuta dei borghi, la resilienza delle aree interne”.