LE PERDITE IDRICHE COL SALVAGENTE PER ACQUALATINA: QUEL COMMA DEPENNATO

/

Perdite idriche in provincia di Latina: l’Ato 4 viene richiamato dal Ministero e si appresta ad approvare una convenzione che salvaguarda Acqualatina

Tutto parte da una richiesta fatta dall’Ato4 che, come noto, è l’ente di governo ambito territoriale ottimale che comprende tutti i comuni della provincia pontina, alcuni ciociari più Anzio e Nettuno, e che organizza il Servizio Idrico Integrato. Ebbene l’ente ha presentato la richiesta di finanziamento con fondi PNRR in ragione dell’Avviso pubblico ”Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”. Un problema annoso, che sembra insormontabile e per cui Acqualatina è stata sempre destinataria di critiche di amministratori (pochi) e cittadini/utenti (tanti) perché fa sprecare l’oro blu con conseguenti aumenti in bolletta.

Ad ogni modo, dal Ministero Infrastrutture e della mobilità sostenibili che ha recepito la richiesta, la Commissione di Valutazione riscontra quale motivo ostativo all’ammissibilità della medesima richiesta di finanziamento la mancanza della Convenzione di Gestione con il gestore pubblico-privato Acqualatina approvata con atto formale da parte della Conferenza dei Sindaci.

Ecco perché, lo scorso 8 luglio, la Segreteria Tecnico Operativa dell’Ato4 ha fornito la documentazione ulteriore e formulato alcune osservazioni alle richieste di documentazione da parte della Commissione di Valutazione ministeriale.

Sembra tutto risolto ma, come spiega la proposta di deliberazione firmata dal Dirigente della Segreteria Tecnico Operativa Umberto Bernola, la Commissione di Valutazione del Ministero ritiene che la documentazione non sia comunque sufficiente ai fini dell’ammissibilità della domanda “a causa dell’assenza di copia della convenzione di affidamento debitamente sottoscritta e adeguata alla deliberazione 656/2015/R/idr dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e del relativo atto di adozione della medesima”, concedendo ulteriori sette giorni per ottemperare.

Questo l’antefatto per cui la delibera preparata da Bernola dovrà essere approvata dalla conferenza dei sindaci convocata, venerdì 29 luglio alle ore 10, dal Presidente dell’Egato 4 e Presidente della Provincia di Latina. Naturalmente un unico punto all’ordine del giorno: “approvazione Schema di Convenzione di Gestione del Servizio idrico integrato conforme alla Deliberazione dell’AEEGSI n. 656/2015/R/Idr – Adempimenti di cui alla Deliberazione dell’AEEGSI n. 580/2019/R/Idr”.

Nel convocare i sindaci, il Dirigente della Segreteria Tecnico Operativa informa i primi cittadini, che dovranno votare la delibera, che “è stato riscontrato un errore di trascrizione nella stesura degli articoli 27, 28 ter, 35, rispetto ai contenuti della vigente versione della Convenzione di Gestione con Acqualatina”. Che significa tutto questo?

Nelle varie inadempienze del Gestore che in teoria dovrebbero valere la risoluzione della convenzione con Acqualatina, troviamo all’articolo 27, sottolineato e aggiunto con penna rossa, il nuovo comma che recita: “Il Gestore è inadempiente all’obbligo di dare piena attuazione a ogni decisione assunta dal collegio dei periti ai sensi dell’art. 28 bis, comma 4, entro 60 giorni dalla richiesta dell’Ente d’Ambito”. All’articolo 28 ter, l’aggiunta con penna rossa di un altro adempimento: “Il Gestore si obbliga inoltre a far certificare da Società abilitata il proprio Bilancio”.

Fin qui pare filare tutto liscio. È all’articolo 35, comma 2, che invece l’aggiunta con penna rossa viene cancellata con una riga. Il nuovo comma avrebbe recitato il seguente adempimento per Acqualatina Spa: “L’EGA (nda: o Egato), oltre a potersi avvalere della facoltà di riscatto, al termine della concessione per i nuovi investimenti anticipati dal Gestore, secondo normativa, potrà recedere in qualsiasi momento dai contratto, con il preavviso, le modalità e le condizioni previste nel Disciplinare Tecnico (eliminato in quanto duplicato)”. Come per magia, una “maestra” con la penna rossa ha cancellato di netto questa possibilità di recesso da Acqualatina.

Il comma 2 così come appare, invece, ristabilisce il vero e proprio salvagente per Acqualatina Spa: “L’EGA, oltre a potersi avvalere della facoltà di riscatto, al termine della concessione per i nuovi investimenti anticipati dal Gestore, secondo normativa, potrà recedere in qualsiasi momento dai contratto, con il preavviso, le modalità e le condizioni previste nel capitolo 33 del Disciplinare, previa corresponsione al Gestore delle somme di cui all’art. 23bis“. Tradotto: recesso sì, ma prima un indennizzo, una buonuscita, un “risarcimento” – si chiami un po’ come più aggrada – ad Acqualatina.

E peraltro, già l’8 luglio, l’Egato 4 ha inviato al Ministero una lettera con cui specifica l’autodichiarazione firmata dal soggetto attuatore Acqualatina S.p.A. e la conferma di recepimento dell’adeguamento convenzionale SII ATO4 alla deliberazione ARERA 656/2015/R/idr, da parte del soggetto Gestore Acqualatina S.p.A.

Venerdì 29 luglio, si prevede, quindi, l’ennesimo siparietto con il Presidente dell’Egato Stefanelli e il Dirigente Bernola a spiegare in pochi minuti e i sindaci a ratificare senza contraddittorio, con le solite sparute e purtroppo inutili eccezioni tra i primi cittadini pontini. È cambiato tutto con la pandemia, ma dalle parti di Acqualatina e dei nostri amministratori tutto è immutabile sin dal 2002.

Senza contare che i lavori con i fondi del PNRR per le perdite idriche li avrebbe dovuto completare completare Acqualatina. Da ultimo, già tra i pochi oppositori, c’è chi fa notare che confrontando questa convenzione con Acqualatina con quella del 2017 emergono previsioni che vanno a discapito degli utenti, con la rinuncia ad alcuni poteri di controllo da parte dell’Ato.

Articolo precedente

COVID: UN DECESSO E 672 NUOVI CASI NELLA PROVINCIA DI LATINA

Articolo successivo

L’ONE MAN SHOW DI PROCACCINI CHE SE LA PRENDE CON LA DIPENDENTE DEL SUAP

Ultime da Cronaca