“LE MAFIE ESISTONO ANCORA NEL DIBATTITO PUBBLICO”, IL CONVEGNO AD APRILIA

“In Italia c’è sempre più mafia e ci sono sempre meno mafiosi”.  Un paradosso che deve preoccuparci molto e diventare una priorità nel dibattito pubblico ma, che, invece, sembra svanire nel silenzio dell’informazione, sempre più superficiale, nella politica ipocrita (quando non direttamente o indirettamente connivente) e nella pigrizia intellettuale e di partecipazione di parte della società civile. 

La mafia è sempre stata pronta in ogni mutazione sociale, cambia pelle, si nasconde, si traveste ma resta mafia e fa con sempre più facilità ciò che ha sempre fatto: creare potere, accumulare ricchezza con la politica e la pubblica amministrazione, corrompere, infiltrarsi nei gangli istituzionali, truccare appalti, chiedere e offrire protezione, controllare i territori e i mercati cosiddetti “legali”, intimidire e così via.

Nella giornata di sabato 15 novembre 2025, ore 17,00, presso i locali della Sala Fiorentini della Biblioteca comunale di Aprilia in via G. Marconi, ricostruiremo l’evoluzione delle mafie contemporanee, collegando la stessa alle vicende che hanno interessato e stanno interessando il nostro territorio con Attilio Bolzoni, giornalista di “Domani” (precedentemente de “La Repubblica” e de “L’Ora di Palermo”) e autore di numerose inchieste e saggi sulle mafie dalla fine degli anni Settanta, come il suo ultimo libro “Immortali. Perché la mafia è tornata com’era prima di Giovanni Falcone”, Graziella Di Mambro, giornalista Capo Servizio per Latina Oggi e Irene Giusti, Presidente di Reti di Giustizia-il Sociale contro le mafie.

Sarà la seconda iniziativa pubblica organizzata insieme al Coordinamento per la Giustizia Sociale di Aprilia (CGSA) , composto da associazioni, comitati di quartiere, realtà del terzo settore attive sul territorio di Aprilia e cittadini a titolo individuale (tra i componenti ci sono, oltre a Reti di Giustizia-Il sociale contro le mafie, Arci La Freccia – Ex Mattatoio, Anpi, Collettivo Marsha, Napo87, Senzaconfine, Soci Coop, Comitato di Quartiere Toscanini, Loro di Napoli, Diapason, MFE e altre realtà), dopo la manifestazione “Libertà è Partecipazione” del 17 maggio.

Ci teniamo a ricordare che il Coordinamento si è formato a seguito degli incontri pubblici promossi da Reti di Giustizia-Il sociale contro le mafie e svolti da novembre dello scorso anno in poi, in risposta all’ operazione antimafia Assedio del luglio 2024, al fine di estendere il dibattito sul tema delle mafie nel nostro territorio, collegandolo agli imprescindibili principi di uguaglianza, dignità umana e giustizia sociale.

Il Coordinamento vuole rappresentare una forma di resistenza culturale al potere mafioso e al pensiero mafioso (con il suo portato di disuguaglianze e sopraffazioni), diffuso in ogni settore della vita sociale, economica e politica.

In questa fase di commissariamento straordinario del Comune per “accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”, riteniamo sia vitale per la comunità aumentare la consapevolezza collettiva su ciò che avviene intorno a noi, ogni giorno, ossia abusi di potere, soprusi, disuguaglianze diffuse, il beneficio (illecito) di pochi a scapito del bene comune e dei diritti di ognuno, ad ogni livello.

Auspichiamo una partecipazione diffusa e impegnata poiché sarà un’occasione per la parte sana della comunità per informarsi, ritrovarsi, dibattere, resistere e costruire.

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