LBC BOCCIA L’ESTATE DI LATINA: “VUOTO CULTURALE E DEGRADO, CITTÀ SENZA GUIDA”

LBC: “Latina, un’estate di vuoto culturale e degrado: la città ha bisogno di una guida”

“L’estate 2025 ha mostrato, ancora una volta, il volto di una città senza visione e senza guida. Dopo la parentesi del basket e del padel in piazza ideata da Massimo Passamonti, agosto ha lasciato i cittadini soli in una città deserta: strade sporche, piazze vuote, nessuna proposta culturale di rilievo, nemmeno nella costosissima isola pedonale. Un silenzio che non sa di pace, ma di abbandono.

Mentre nei comuni vicini l’estate è stata riempita di musica, teatro e rassegne culturali, a Latina si è assistito solo a pochi eventi mal pubblicizzati nei giardini del Comune e alla maratona di lettura dedicata ad Antonio Pennacchi, frutto dell’iniziativa di un gruppo di cittadini. Poi, il nulla.

L’Arena del Cambellotti, un tempo punto di riferimento per artisti di alto livello, è rimasta chiusa. Il garage Ruspi, potenziale polo creativo, giace abbandonato da sette mesi, simbolo di inerzia e mancanza di visione.

Neanche il mare ha offerto sollievo: strade dissestate, giostre deserte, la Passeggiata Portoghesi ridotta a un disordinato ammasso di sedie di plastica, fotografia dell’assenza di decoro e di rispetto per il potenziale turistico della città.

Ma il dato più grave è sociale: la crisi del ceto medio si aggrava, i redditi si polarizzano e sempre più famiglie rinunciano al mare per motivi economici. Invece di garantire spazi pubblici gratuiti e accessibili, l’amministrazione abdica al proprio ruolo, lasciando l’iniziativa al solo settore privato. Nei borghi e nei paesi vicini le feste popolari continuano a essere momenti di incontro e inclusione; Latina centro, con i suoi grandi quartieri, offre solo il vuoto.

Questa non è solo una questione culturale: è una questione di giustizia sociale. Una città che non garantisce pari accesso alla bellezza e alla cultura tradisce la propria comunità. La città non è un club per pochi: è una casa comune.

Latina Bene Comune chiede con forza la nomina di un vero assessore alla Cultura, presente e competente, capace di programmare e investire. Perché la cultura non è un lusso: è un diritto.

E all’assenza di una figura capace di tracciare linee di indirizzo culturali si somma un degrado urbano sempre più evidente: cumuli di rifiuti abbandonati per le strade, odori nauseanti, rischi per l’igiene pubblica.

Un’estate non solo segnata dalla desolazione culturale ed estetica, ma anche da un progressivo scivolamento verso l’incuria, che ferisce l’immagine della città e la qualità della vita dei suoi abitanti”.

Così, in una nota, Latina Bene Comune.

Articolo precedente

PRE, POST E DOPO SCUOLA IN TUTTI GLI ISTITUTI DI LATINA: ARRIVA L’ALBO COMUNALE

Articolo successivo

LATINA E PROVINCIA: “CON LA NUOVA SUPER APP L’UFFICIO POSTALE A PORTATA DI SMARTPHONE”

Ultime da Politica