“Ci siamo stati dal primo anno, nel 2016, quando a pochi giorni dall’insediamento del sindaco Damiano Coletta il Comune concesse il patrocinio senza esitare. C’eravamo anche ieri, con orgoglio e senso di responsabilità, in una città piena di colori, di amore e di speranza. Mentre camminavamo lungo il percorso, circondati da bandiere arcobaleno, non abbiamo potuto fare a meno di sentirci fieri di essere ciò che siamo come Latina Bene Comune: un movimento che si impegna attivamente per la parità di diritti. Abbiamo marciato al fianco di persone coraggiose, che lottano per un mondo in cui tutti possano essere se stessi senza paura di discriminazioni o pregiudizi.
Ogni passo compiuto è stato un gesto di solidarietà e sostegno nei confronti di coloro che ancora oggi devono combattere per essere accettati. C’è ancora tanta strada da fare per promuovere l’uguaglianza e contrastare ogni forma di discriminazione. E ne abbiamo avuto prova dalla nuova amministrazione comunale”. Così la segretaria di Lbc Elettra Ortu La Barbera commenta la manifestazione del Lazio Pride, a cui il movimento ha partecipato con i suoi quattro consiglieri, la segreteria, buona parte del consiglio generale e dei suoi soci. Il corteo ha invaso il cuore della città ma non ha cancellato le affermazioni del centrodestra ascoltate durante l’ultima assise comunale del 5 luglio.
“Adottiamo un vicino di casa, ‘Meglio fare volontariato in Africa’, ‘Manifestare con le piume e il tanga’, ‘Un patrocinio concesso come grande atto di generosità’. Queste sono alcune delle frasi pronunciate dai consiglieri comunali della maggioranza su un tema delicato come quello dei diritti civili – continua Ortu La Barbera – Si è parlato di strumentalizzazione addirittura da parte di Tiziano Ferro. Il risultato è una pessima figura di livello nazionale e l’immagine chiara di una sindaca che ha una ben limitata autonomia di azione al di fuori degli schemi che i partiti le impongono. Per fortuna la risposta è stata questa: duemila persone che hanno manifestato festose.
La città è questa ed già molto più avanti di quanto possa anche solo immaginare chi ora la amministra. Questo è un momento buio per i diritti e proprio per questo è stato importante esserci e ricevere il saluto di chi ci ringraziava per quello che abbiamo fatto e stiamo facendo. Il Pride nonostante tutto ci ha riempito di speranza e ci ha ricordato che, anche se il cammino verso l’uguaglianza può essere ancora lungo, possiamo fare la differenza attraverso l’impegno e la volontà. Il nostro ruolo sarà continuare a lottare per i diritti e contro ogni forma di disuguaglianza, liberi, come abbiamo sempre fatto”.