Nella notte tra ieri e l’altro ieri è stato approvato, tra mille polemiche, il Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio guidata dalla giunta PD del segretario Zingaretti.
LA DENUNCIA M5S
Il Movimento 5 stelle si è detto fortemente contrario all’approvazione del piano, a causa dell’eliminazione da parte della giunta di regionale di alcuni articoli contenuti nel precedente piano concordato con il Ministero dei Beni Culturali che, secondo i pentastellati, facevano da argine alle speculazioni edilizie.
IL MIBAC SCENDE IN CAMPO
Ieri invece è stato il turno del Ministero dei Beni culturali, che potrebbe impugnare il piano, perchè, come si apprende dall’ANSA, il Direttore generale per l’archeologia e il paesaggio avrebbe rilevato criticità nel provvedimento della Regione Lazio.
Inoltre il Ministero lamenta una scarsa collaborazione tra l’ente regionale e il dicastero(come avvenuto in precedenza), giudicando l’approvazione del provvedimento “unilaterale”.
IL PIANO PAESISTICO
Il piano è un provvedimento di primaria importanza, infatti serve a tutelare il paesaggio di una delle regioni più belle d’Italia come il Lazio.
Il PTPR incide sulla sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del territorio, in quanto grazie ad esso si può decidere se è il caso o meno di costruire un edificio nel centro storico di Roma, oppure se ridurre o meno la distanza delle strutture dal mare.
Nel PTPR sono contenute anche i principi di tutela degli immobili e le aree del patrimonio identitario regionale e le linee guida per realizzare sviluppo sostenibile nelle aree coinvolte.
Non solo, il piano, solitamente, contiene anche norme riguardanti la costruzione di impianti energetici rinnovabili ad alto impatto ambientale.
Il nuovo piano sostituisce tutti i piani territoriali attualmente esistenti, scavalcando di fatto la pianificazione urbanistica delle province e dei comuni.