Interrogazione del Consigliere e Capogruppo di Europa Verde Terracina Gabriele Subiaco sui Lavori Pubblici: “Assegnati lavori solo per il 30% degli interventi previsti dal Piano entro il 2023 (7 su 22), tante le criticità, e soprattutto destano preoccupazione le opere incompiute che l’Amministrazione non sta minimamente affrontando con tempi di fine lavori degli interventi assolutamente fuori controllo”.
Nella seduta di Consiglio Comunale del 19 gennaio scorso, si è discussa una corposa Interrogazione in materia di lavori pubblici presentata da Gabriele Subiaco consigliere di Europa Verde.
L’elenco dei lavori da realizzare nel primo anno di Piano prevedeva, 22 interventi, l’importo complessivo degli interventi era di 16,695,044 €. Dalla interrogazione è emerso che per i 22 interventi inseriti nell’elenco dei lavori da assegnare nel 2023, solo per 7 interventi si è arrivati all’assegnazione dei lavori, sono sostanzialmente gli interventi finanziati con i fondi del PNRR e finalizzati alla riqualificazione del quartiere Borgo Pio, la cui assegnazione in base alla proroga ministeriale doveva realizzarsi entro il 30 settembre 2023, mentre i restanti 15 interventi, inclusi nell’elenco annuale, sono ancora in iter per l’assegnazione dei lavori, con alcuni interventi che addirittura non sono mai partiti o mancano di progetto di fattibilità e/o di finanziamento (come gli interventi di messa in sicurezza -Pozzo S. Antonio, la Ciana, sponde del Mortacino-). Fanno parte dei 15 alcuni interventi importanti, riportati di seguito con gli aggiornamenti forniti dall’Amministrazione in risposta all’interrogazione, come: la realizzazione del nuovo Ponte sul Sisto (inizio lavori previsto dopo l’estate, durata dei lavori 6 mesi); la riqualificazione della Biblioteca Olivetti (dopo aver mancato l’impegno del 15 ottobre per l’assegnazione dei lavori a cui è legata la seconda tranche del finanziamento regionale, sono scaduti anche i termini della proroga al 31/12/2023 concessa dalla Regione, concessa una ulteriore proroga di 60 giorni, tempi di realizzazione 270 giorni); l’appalto da 4,5 milioni di euro per Interventi di manutenzione, pronto intervento e messa in sicurezza delle strade (in fase di completamento la gara per l’affidamento dell’appalto per l’accordo quadro biennale, dovranno poi essere definiti i contratti, manca ancora il dettaglio delle strade che saranno oggetto d’intervento); il completamento dei lavori di realizzazione cappelle gentilizie e loculi cimiteriali nel cimitero di via Anxur (lavori interrotti nel 2020 a seguito di risoluzione contrattuale con la ditta e mai più riavviati, si apprende che gli stessi sono stati realizzati anche in contrasto con le disposizioni del Piano Regolatore cimiteriale comunale); il completamento del programma integrato mobilità sostenibile centro storico alto – ascensore alle Poste e parcheggio di via dei Domenicani (progetto che risale al 2006 per un importo di 1.350.000 € interamente finanziato dalla Regione Lazio ai sensi della L.R. n° 4 del 28/04/2006, affidato lo scorso dicembre l’incarico per la redazione della progettazione esecutiva relativa al completamento dei lavori a seguito di risoluzione nel 2021 del precedente contratto in danno con la ditta appaltatrice dopo che già nel 2010 c’era stata una risoluzione contrattuale consensuale con la prima ditta a cui era stati affidati i lavori); riqualificazione edifici scolastici (iter ancora da avviare, in corso la definizione degli interventi da realizzare).
In sintesi, sono stati affidati lavori per il 31,8% degli interventi previsti, mentre per quanto riguarda le risorse economiche di bilancio impegnate, sono state impegnati 5.130.000 € su 16.695.044 € pianificati pari al 30,7%.
Europa Verde Terracina ha sottolineato, nel suo intervento in aula, come questi risultati evidenzino alcune problematiche rilevanti che vanno affrontate tempestivamente e con decisione:
– innanzitutto un problema evidente di capacità produttiva dell’Ente le cui risorse amministrative, tecniche e finanziarie attuali non consentono assolutamente di ottenere gli obiettivi tecnici ed economici che erano stati fissati nel Piano Triennale;
– poi, la necessità, in futuro, di formulare un Piano triennale ed un elenco delle opere annuale che sia consistente, coerente con il Bilancio di previsione ma che abbia anche un elevato livello di attendibilità e di realizzabilità perché portare a casa il 30% dei lavori, in termini di impegno di spesa, non è assolutamente accettabile;
– occorre poi inserire nel Piano, come richiesto dalla normativa, le opere incompiute, che i cittadini aspettano da anni, che hanno priorità di realizzazione e sulle quali bisognerebbe assumere delle decisioni prima di mettere mano ad altro visto che in questi anni ne abbiamo collezionate a iosa in questa città. Cattedrali nel deserto che vanno completate ed evitate per il futuro.
– occorre poi garantire che gli interventi inseriti nel Piano Lavori siano aderenti, dal punto di vista della progettazione, al PEBA-Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche e al PUMS- Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, adottati di recente dal Comune.
– poi, avere un quadro sistematico di tutte le opere che sono state già assegnate e sono entrate nella fase realizzativa con le eventuali criticità e le previsioni di completamento, per poterle continuare a monitorare dal punto di vista tecnico e finanziario. Oggi dopo la fase di assegnazione lavori, quelle opere scompaiono dal Piano Lavori e quindi dai radar, mentre è importante che i cittadini sappiamo quando quelle opere verranno consegnate e le ragioni degli eventuali ritardi;
– occorre poi rivedere urgentemente il sistema premiante, assegnando a dirigenti e funzionari obiettivi concreti e sfidanti ai quali legare i premi e gli incentivi senza variare gli obiettivi in corso d’opera, non adempimenti burocratici e formali, ma la realizzazione di opere e servizi che hanno un impatto concreto sulla vita dei cittadini garantendo tempi di realizzazione certi, perché sono troppe le opere che dopo 20 anni ancora sono da completare in questa città.
Chi governa la città è chiamato a fare un’analisi approfondita delle cause e delle criticità che hanno determinato questi ritardi rispetto agli obiettivi del Piano Lavori, fornendo ai cittadini le fondate motivazioni per cui dovranno attendere di più per poter usufruire di quelle opere promesse, assumendosene la responsabilità politica, perché il tempo non è una variabile indipendente, ma è fondamentale.
Relativamente agli interventi finanziati con i fondi del PNRR per la riqualificazione del Borgo Pio, Europa Verde Terracina ha sottolineato l’esigenza di illustrare e far conoscere il progetto, che prevede un investimento di oltre 5 milioni di euro, sia nella competente commissione consiliare ma soprattutto, con una assemblea pubblica, alla cittadinanza e ai commercianti che operano nella zona e ai quali, in questi giorni, stanno arrivando le ordinanze per smontare i propri dehors entro il 31 gennaio, senza tra l’altro specificare la data di inizio e conclusione lavori e quindi lasciandoli nella più totale incertezza, con tutti i rischi economici del caso. Processo partecipativo, previsto dalle norme in materia di lavori pubblici, che l’Amministrazione dovrebbe promuovere e finalizzato alla informazione dei cittadini e delle imprese, al confronto pubblico con incontri di approfondimento, discussione e gestione delle potenziali criticità. Da questo punto di vista è stata sottolineata anche l’utilità di apporre nell’area dei cartelli illustrativi dell’intervento di riqualificazione come avviene in altre città.
Relativamente agli interventi di emergenza, relativi ai tratti stradali interrotti, Via S. Francesco, Via Lungolinea PIO VI, Via Ponte Rosso (per i primi due non sono stati forniti dall’Amministrazione concreti elementi di soluzione in tempi rapidi, mentre per Via Ponte Rosso, l’assessore competente ha affermato che si stava completando la messa in sicurezza del bordo stradale a ridosso dell’argine per poter procedere alla riapertura della strada, riapertura avvenuta, con le relative prescrizioni di uso, nel corso della giornata di sabato 20 gennaio) è evidente che gli stessi rivestono carattere di urgenza e dovrebbero avere la massima priorità visto che vanno a compromettere una viabilità cittadina che già di per sé è storicamente abbastanza sofferente e che si è ulteriormente aggravata in questi ultimi anni. In particolare la strada che costeggia la sponda destra del Lungo Linea Pio dall’ingresso nord della città fino al porto, risulta abbastanza compromessa con un evidente dislivello tra i due margini della strada e sarà necessario un intervento di messa in sicurezza e consolidamento consistente ed esteso prima che la situazione peggiori drammaticamente, sotto i colpi di un dissesto idrogeologico le cui dimensioni in termini di impatto sul territorio e popolazione coinvolta, sono state chiaramente messe in evidenza, in occasione della presentazione in aula il 30 novembre scorso della interpellanza di Europa Verde Terracina sul rischio climatico, idrogeologico ed incendi, sollecitando l’Amministrazione a muoversi con decisione per mettere in piedi un Piano di Governo del Territorio con misure urgenti di intervento su cui indirizzare l’azione di progettazione e di finanziamento, cercando di evitare rischi per la popolazione.
“Sono tante le criticità del processo tecnico-amministrativo dell’ente che sono emerse da questa interrogazione. Per il futuro sarà necessario formulare un documento triennale dei lavori pubblici consistente che contenga interventi significativi per la collettività, che abbiano copertura di spesa in bilancio, rispettino i livelli minimi di progettazione, siano conformi agli strumenti urbanistici e ai piani vigenti o adottati come il Peba ed i Pums, garantendo che gli stessi siano realizzati in tempi certi, evitando le tante opere incompiute che abbiamo visto fiorire in questi anni come: l’ascensore alle poste ed il parcheggio di via dei Domenicani, le opere pubbliche del Piano di recupero urbano del Calcatore, le opere pubbliche del Piano di zona 167 Arene 1, le cappelle gentilizie ed i loculi nel cimitero di via Anxur, il mercato delle Arene, i tanti luoghi culturali (chiese, palazzi, sale) chiusi, solo per citarne alcune. Incompiute, alcune delle quali si trascinano da 20 anni, che vanno affrontate prioritariamente, rispetto ai nuovi interventi, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per il loro completamento in tempi rapidi. Perchè il Tempo è importante ed ha un valore e trascinare avanti opere per 20 anni non ce lo possiamo più permettere, se non vogliamo distruggere il tessuto economico e produttivo della città e ridurre a zero il benessere della nostra collettività.
Poi, come ho avuto modo di dire in aula il 28 luglio scorso in occasione della discussione della mia mozione sul Pnnr e gli altri Fondi di finanziamento, bocciata presuntuosamente dalla Maggioranza che certo non brilla per competenze e capacità di ricerca di fonti esterne-dati alla mano-, esiste un unico modo per questa città per i prossimi anni se non vuole morire di andare avanti ed è quello di dotarsi, come proponevo in quella mozione, di una Unità di progetto Monitoraggio e Progettazione Finanziata in grado di partecipare ai bandi e competere sui fondi per acquisire risorse economiche per poter garantire non solo lo sviluppo necessario in termini di servizi e opere, ma alla luce dei fatti, anche e soprattutto un livello di vivibilità adeguato di un territorio che ci si sta sgretolando sotto gli occhi. Questo andrebbe fatto per il bene di questa città, a meno che, voglio sperare, la l’idea di sviluppo e di vivibilità, di chi oggi governa questa Città, non sia unicamente quella di continuare a tappare le buche delle strade, per carità un intento nobile ed un’opera necessaria, ma penso che questa città meriti ed aspetti di più e di meglio“, dichiara Gabriele Subiaco Consigliere al Comune di Terracina per Europa Verde Terracina, co-portavoce di Europa Verde Terracina, Consigliere Nazionale di Europa Verde.