Piena solidarietà da parte di Latina Bene Comune ai lavoratori di Abc per la grave situazione denunciata dall’Ugl, che si è venuta a creare nella gestione dell’azienda da parte dell’attuale amministrazione comunale.
“Ma non si amministra solo con gli slogan – commenta Lbc, per voce dell’ex sindaco Damiano Coletta – Si continua a parlare della trasformazione dell’azienda in una multiservizi, ma sembra evidente a tutti che l’attuale amministrazione non sa di cosa parla e non conosce le problematiche legate a questa trasformazione. Riteniamo sia opportuno, e a questo punto necessario, potenziare l’attuale realtà mettendola nelle condizioni di lavorare e potenziando dunque l’organico. Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori, messi in stand-by per le assunzioni a tempo determinato . Si continua a ledere la loro dignità creando instabilità e precarietà come fatto in passato durante la fallimentare esperienza di Latina Ambiente”.
“Grazie all’amministrazione Coletta – prosegue Lbc – sono stati stabilizzati oltre 100 lavoratori, un’operazione che ha garantito un presente e un futuro a 100 famiglie facendole uscire da una drammatica situazione di precariato. Questa amministrazione non riesce a capire, o forse si rifiuta di comprendere, che investire su Abc e sul porta a porta e migliorare le condizioni lavorative dei suoi dipendenti significa avere un ritorno economico di cui potrebbe beneficiare l’intera comunità. Il dispetto politico e il boicottaggio dell’azienda anche attraverso la non approvazione del terzo bilancio è grave e rappresenta un danno per l’azienda stessa e per tutta la comunità. Affossare Abc significa affossare un bene comune”.
“Oggi vediamo un Cda che si riunisce raramente, probabilmente in conseguenza del populistico rapporto professionale di gratuità dei suoi membri – continua ancora Coletta – e vediamo che, dopo la denuncia delle opposizioni e nonostante i numerosi annunci dell’assessora Nasti e del presidente della commissione Porzi sull’imminenza dell’approvazione dei bilanci di Abc, ancora oggi non si ha notizia di quando questi fondamentali atti verranno discussi e approvati dal Consiglio comunale. E non ci spieghiamo il motivo, dal momento che si tratta di atti ormai datati e quindi sedimentati, che dovevano da Statuto essere approvati entro maggio di ogni anno. Siamo stanchi dei continui annunci a mezzo stampa anziché lavorare seriamente nelle commissione e in Consiglio.
Dopo un anno e otto mesi continuiamo ad assistere a chiacchiere, diverse vedute sul piano industriale e perfino sul metodo di raccolta dei rifiuti che alcuni esponenti della maggioranza dichiarano addirittura di voler smobilitare. Una vera follia, che ci porterebbe dritti alla Corte dei Conti. Dopo aver investito 15 milioni di euro per dotarci di una metodologia che sta finalmente producendo i suoi frutti, questa amministrazione pensa di dismettere e chiedere un altro mutuo per cambiare di nuovo. Il tutto ovviamente a spese dei contribuenti. Non ci vengano a dire che questo sistema è insostenibile per Latina. Ciò che è davvero insostenibile è la percentuale di evasione della Tari e la quota del fondo crediti di dubbia esigibilità. Quella sì, sarebbe la vera battaglia da combattere”.