Mafia Apriliana, l’audizione in Commissione Antimafia del Parlamento italiano alla presenza del Procuratore capo di Roma e l’Aggiunta Ilaria Calò, coordinatrice della Direzione Distrettuale Antimafia.
Si è tenuta oggi l’audizione del Procuratore del Tribunale di Roma Francesco Lo Voi e dell’Aggiunta Ilaria Calò presso l’Aula del V piano di Palazzo San Macuto, nell’ambito della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Un’audizione che arriva dopo una settimana dagli arresti eseguiti ad Aprilia, tra cui l’ex sindaco Lanfranco Principi e l’emergere di una vera e propria cosca apriliana.
La presenza della criminalità organizzata – ha detto Lo Voi – continua a farsi sentire a Roma città, nei centri dell’area metropolitana e in altre province del Lazio. Continua a farsi sentire con le caratteristiche delle mafie tradizionali (camorra, ndrangheta e cosa nostra), ma anche in altre modalità. I territori più appetibili sono quelli dove è facile il reinvestimento del denaro illecito, attività di riciclaggio e auto riciclaggio nelle forme più svariate. Utilizzando poi spesso le cosiddette facce pulite”. Secondo il procuratore Lo Voi “c’è stato negli anni lo sviluppo delle nuove mafie, definite autoctone. Il recente esempio di Aprilia è un caso paradigmatico della caratteristica autoctona che in questa città si è creato. Che ovviamente non solo non disdegnava ma andava a cercare i collegamenti con le “case mafiose” tradizionali. Tutto questo abbiamo di fronte e tutto questo dobbiamo contrastare con i mezzi che abbiamo a disposizione”.
“Abbiamo bisogno che il legislatore ci continui a fornire i mezzi necessari per contrastare questi fenomeni. Perché sono questi i problemi che incidono sulla democrazia, sulla libertà di imprenditoria, sulla gestione del mercato, sui rapporti sociali e sull’economia”.