Formia, l’atto aziendale della Asl di Latina discusso in Commissione. Per la consigliera comunale d’opposizione Paola Villa: “Una commissione tragica”
“Ieri una commissione tragica al Comune di Formia. Inutile addolcire o addomesticare le parole, è stata una commissione chiara, vera e cruda grazie alla presenza dei responsabili dei reparti dell’ospedale di Formia, che non smetterò mai di ringraziare non solo per il lavoro che svolgono, ma per il coraggio di metterci la faccia, sempre!”. Così, esordisce, la consigliera comunale Paola Villa.
“La commissione inizia con una notizia a dir poco drammatica: nel prossimo Atto Aziendale della Asl di Latina il dipartimento di Oncologia, che vedeva l’unione delle strutture ospedaliere di Formia e Terracina, magistralmente dirette dalla infaticabile dottoressa Francesca Cardillo, sarà sostituito da un’unica struttura dipartimentale, che sarà diretta da un medico universitario da Aprilia, altra perdita drammatica per il nostro territorio, altro vuoto di servizi per il sud della nostra provincia”.
“L’Atto Aziendale, approvato dai 33 sindaci della nostra provincia, è stato inviato in Regione, senza che nessuno si opponesse a questo scempio. E dopo questa notizia, si sono susseguiti tutte una serie di criticità. Peccato che non ci fosse alcun giornalista o blogger ad ascoltare, ci sarebbe stato materiale da riempire, pagine e pagine di giornali questa mattina invece che leggere un comunicato “pieno di giri di parole” sinceramente non è né rispettoso per i 150mila cittadini di questo sud pontino che vogliono servizi ed anche un po’ di verità, né per gli operatori sanitari, ieri presenti, che con lucidità ed anche esponendosi hanno esposto criticità e carenze. Sì esponendosi! Perché la Direzione Generale della Asl, oltre ad essere assente in commissione, ed aggiungo, drammaticamente assente, non voleva assolutamente la partecipazione dei “suoi” dipendenti, sempre adottando quella politica becera “dei panni si lavano in famiglia”, ma quei “panni” non sono fatti privati, sono servizi sanitari ai cittadini, che in questo sud Pontino non esistono quasi più”.
“Mi sono vergognata sentendo che i pediatri ospedalieri (e sembra non solo loro!), quelli che da febbraio 2020 sono stati in prima linea per il covid ed hanno protetto, curato ed accolto tutti i bambini del sud Pontino, non avranno economicamente riconosciuto le loro prestazioni sanitarie aggiuntive. Mi sono vergognata sentendo medici con una esperienza trentennale elencare ciò che manca e chiedendo “che venga rispettata la legge” affinché il Dono Svizzero resti con le caratteristiche di un “DEA” (Dipartimento Emergenza ed Accettazione) di Primo Livello”.
“Insomma non si può continuare a sentire che si vuole fare l’ennesimo “tavolo istituzionale”, l’ennesima “richiesta alla regione”. Bisogna parlare di cose concrete e dopo averle scritte, metterci la propria firma sotto…a prescindere da chi governa questa Regione e da chi sono i Senatori della nostra provincia”.
“Le mie proposte che tutti i consigli comunali del distretto LT5 dovrebbero sottoscrivere: avviare da parte dell’Azienda Asl, immediatamente, i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso del Dono Svizzero, già autorizzati dal Comune di Formia. Non certo si può attendere la costruzione del Policlinico del Golfo; trasferire tutte le strutture e il personale del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Fondi, praticamente inutilizzate, al Dono Svizzero di Formia, DeA di primo livello; aumentare la spesa di investimento sulle attrezzature per l’ospedale di Formia, invece che continuare ad investire in servizi a convenzione per le strutture private (Icot e Casa del Sole), per rendere l’ospedale più appetibile e iniziare un vero piano di assunzioni a tempo indeterminato del personale sia medico che paramedico; nominare i responsabili dei dipartimenti qui nel sud, invece di far dipendere tutto da Latina e ora anche da Aprilia; nominare finalmente un “vero” Direttore Sanitario dell’Ospedale di Formia, DEA di primo livello, e mettere un punto a questo interim, che non permette di affrontare le criticità e rispondere alle richieste del personale e dell’utenza”.