LATINAUTISMO CELEBRA I SUOI OTTO ANNI

LatinAutismo APS provinciale celebra otto anni di impegno sul territorio: “Abbiamo costruito reti, promosso e realizzato progetti”

“In questi otto anni – spiega una nota dell’associazione – abbiamo costruito reti, promosso e realizzato progetti, formato operatori attraverso corsi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa, Tecniche Comportamentali (ABA) e non solo. Abbiamo supportato famiglie con percorsi come il progetto “Siblings”, destinato ai fratelli e sorelle di persone autistiche, e offerto corsi gratuiti di formazione e informazione, pensati per costruire consapevolezza e competenze.

Abbiamo tracciato percorsi di autonomia e inserimento lavorativo per ragazzi con disabilità. Abbiamo trasformato la difficoltà in risorsa: il progetto LEAI (Legalità, Educazione Ambientale e Inclusione) ne è un esempio concreto, entrando nelle scuole per far vivere l’uscita didattica come strumento educativo e inclusivo, dimostriamo che la fragilità può essere un potenziale per l’intera classe. Tuttavia, ancora oggi troppe persone fragili vengono escluse dalle uscite didattiche e dalle gite scolastiche, a causa di difficoltà logistiche, mancanza di strumenti adeguati e di una progettazione inclusiva. Spesso si rinuncia a coinvolgerle perché si presume che non siano in grado di comprendere cosa andranno a visitare, perdendo così un’occasione preziosa di crescita per tutti. Collaboriamo con istituzioni, professionisti, università e forze dell’ordine. Siamo in rete con l’università LUMSA e i Carabinieri Forestali per promuovere l’accessibilità del Parco Nazionale del Circeo, affinché diventi un’esperienza aperta a tutte e tutti, nessuno escluso”.

“Crediamo nei percorsi di autonomia e inclusione sociale. Ogni estate, nella nostra colonia inclusiva, decine di bambini e ragazzi vivono esperienze uniche, seguiti da operatori qualificati in rapporto 1:1 e accompagnati da genitori che – quando possono – offrono un contributo minimo. Per noi è una scelta precisa e consapevole: il contributo versato dalle famiglie rappresenta solo una minima parte del costo reale del servizio, il resto viene coperto grazie alle raccolte fondi organizzate dall’associazione, il contributo del 5×1000 e le donazioni private. L’associazione si assume la responsabilità di garantire pari opportunità a tutti, senza caricare sulle famiglie con disabilità il peso di spese insostenibili o di esclusioni mascherate da “impossibilità organizzative”.

Le colonie rappresentano un’ulteriore occasione di crescita, permettendo ai ragazzi di conoscere e relazionarsi con coetanei che non temono la diversità. Progetti ed eventi come questi sono fondamentali, perché offrono l’opportunità concreta di abbattere barriere culturali, promuovere l’inclusione e dare respiro alle famiglie durante la chiusura delle scuole.

Attiviamo tirocini formativi in contesti lavorativi reali, perché il diritto ad essere adulti e costruire una vita dignitosa passa anche da lì: dalla possibilità, dalla fiducia e dalla scelta. C’è una differenza importante tra le associazioni che nascono per rispondere a bisogni individuali e quelle che, partendo da un’esperienza personale, scelgono di costruire un cambiamento collettivo. LatinAutismo è questo: un’associazione che ha radici in un’esigenza familiare, ma che lavora ogni giorno con lo sguardo rivolto all’intera comunità. Sempre con la speranza di poter dialogare con istituzioni attente, disponibili ad ascoltare, comprendere e collaborare.

Certo, le difficoltà non mancano. Ci sono realtà che si preparano all’inizio dell’anno scolastico senza aver ancora definito l’assistenza specialistica o i supporti alla comunicazione aumentativa. Le colonie inclusive, spesso gestite con impegno da volontari e operatori, rischiano di rimanere ai margini dell’attenzione pubblica. Mentre altri eventi, di natura commerciale o promozionale, ricevono visibilità e sostegno. Noi continuiamo a costruire con impegno e responsabilità, anche quando non è semplice. E quando chiediamo supporto, vorremmo che ci fosse spazio per riconoscere le competenze e le buone pratiche che abbiamo sviluppato sul campo, insieme alle famiglie”.

“A volte ci chiediamo – prosegue la nota –  se il welfare sia ancora una priorità condivisa, o se finisca per essere un tema da affrontare solo a ridosso delle emergenze. E se i passaggi tra uffici, tra servizi sociali e istruzione, siano una conseguenza della complessità burocratica o un limite che si può superare, lavorando insieme.

Noi, comunque, andiamo avanti. LatinAutismo è una realtà viva, concreta, che continua a esserci, a costruire opportunità, a credere nell’inclusione come principio e come pratica quotidiana.Perché l’inclusione non è un’opzione né uno slogan: è un diritto, un dovere collettivo, un investimento sul futuro. Le famiglie non sono spettatori, ma cittadini da ascoltare, accompagnare e valorizzare”.

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