Di Cocco (FdI): “Soddisfatto per l’approvazione delle mozioni su servizio idrico e contro la violenza sulla donne”
Sono state approvate oggi in Consiglio comunale due mozioni presentate da Fratelli d’Italia con primo firmatario il consigliere comunale Gianluca Di Cocco. La prima relativa al monitoraggio delle reti idrici e fognarie della città e la seconda sull’adozione del Signal For Help, uno strumento per contrastare la violenza contro le donne.
“Sono molto soddisfatto dell’approvazione di queste mozioni, legate a due temi molto delicati”, commenta Di Cocco.
“Nella gestione del servizio idrico, nell’interesse collettivo di tutta la comunità presente sul territorio è dovere perseguire l’efficienza al di fuori da logiche di profitto – afferma il consigliere comunale Gianluca Di Cocco – A dare avvio, insieme ai tecnici di Acqualatina, una attività di monitoraggio sullo stato di vetustà della rete idrica sul territorio di Latina richiamando la stessa Acqualatina ad intervenire inoltre ad un adeguamento dei sistemi di collettamento, di fognatura e depurazione relativi agli agglomerati tutt’ora sottoposti a procedura di infrazione europea. A dare avvio inoltre nella Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Ottimale di riferimento ad una attività di monitoraggio e controllo più serrata sull’attività del Gestore. Non possiamo dimenticare che la gestione del servizio idrico rappresenta un capitolo importante per i servizi pubblici locali e una efficienza delle reti idriche si riversa positivamente anche sui costi delle bollette che pagano i cittadini”.
Molto importante anche la mozione contro la violenza domestica sulla donne per impegnare l’ente a far conoscere lo strumento Signal For Help. A presentare la mozione è il gruppo di Fratelli d’Italia con primo firmatario il consigliere comunale Gianluca Di Cocco, che illustra le ragioni dell’iniziativa.
“La violenza contro le donne è la violazione dei diritti umani più diffusa nel mondo e, anche nel nostro Paese, il fenomeno ha assunto, ormai da decenni, una dimensione drammatica. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica, nel 2021 in Italia sono stati commessi 295 omicidi, con 118 vittime donne di cui 102 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 70 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner; peraltro, questi dati sono assolutamente inferiori alla realtà, posto che ancora sono numerosissime le donne vittime di violenza che non sporgono una regolare denuncia, in particolar modo quando si tratta di violenza sessuale. La pandemia sanitaria che l’intera popolazione mondiale ha affrontato e continua ad affrontare gli effetti della pandemia e spesso la conseguente costrizione all’interno delle proprie abitazioni ha determinato inoltre un significativo incremento dei casi di violenza domestica. Nel solo mese di marzo 2020 si è registrata una crescita di oltre il 74% di donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza rispetto alla media mensile registrata nel 2018 (ultimo anno in cui dati sono disponibili). Anche i dati raccolti presso gli uffici giudiziari fra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2020, mostrano come la percentuale dei procedimenti penali iscritti per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi sia aumentata dell’11% con un sensibile incremento delle denunce avvenuto proprio tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2020”.
Da qui la necessità di trovare delle soluzione per frenare il fenomeno. “Nel marzo 2020 l’associazione Canadian Women’s Foundation ha deciso di lanciare una campagna per incentivare le donne costrette in casa con i loro abuser a chiedere aiuto – spiega il consigliere Di Cocco – Il Signal For Help serve proprio affinché, chi si trova in pericolo nella propria casa, possa comunicare in modo immediato il proprio disagio nel corso di una video-call, durante la consegna di un pacco o l’incontro fortuito con un vicino di casa.
Il gesto – semplice, discreto e silenzioso – è stato pensato appositamente per essere comunicato a terzi anche in presenza dell’abuser. Con la nostra mozione – conclude Di Cocco – vorremmo impegnare il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a promuovere attività affinché sia diffusa la conoscenza del c.d. Signal For Help tramite iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza – anche mediante l’eventuale coinvolgimento delle associazioni locali – così da avviare un percorso di graduale diffusione degli strumenti e dei mezzi necessari affinché i casi di violenza domestica siano regolarmente segnalati e trattati di conseguenza”.