LATINA, VIA LIBERA DEL COMUNE ALL’ABBATTIMENTO DI LECCI E ACACIE

Strada del Cucchiarone
Strada del Cucchiarone

Il Comune di Latina autorizza l’abbattimento di 35 alberi in Strada del Cucchiarone, zona in aperta campagna dopo Santa Fecitola

L’istanza di permesso all’abbattimento di 24 alberi di leccio, 8 piante di acacia e 3 piante di melia è pervenuta da un privato al Comune lo scorso 14 aprile, in pieno lockdown. E il via libera è arrivato: alberi e piante saranno abbattute perché non fanno parte della flora locale e non sono utili al sistema ambientale in cui scorre il fiume Ninfa/Sisto. Per di più intralciano la circolazione stradale. Sono queste, in sintesi, le motivazioni che hanno portato il Servizio Ambiente comunale a dare l’ok all’abbattimento.

Il privato, va detto, ha chiesto l’autorizzazione all’abbattimento di alberi e piante poiché questi sono radicati nel terreno di proprietà, che si trova in aperta campagna in Strada o Via Cucchiarone. L’area sulla quale sono presenti gli alberi da abbattere sembrava ricadesse in una zona vincolata a “protezione dei corsi delle acque pubbliche” dal P.T.P.R. (Piano Territoriale Paesistico Regionale), adottato dalla Regione Lazio. E il privato ha chiesto correttamente il permesso.

L’abbattimento è stato accordato dopo che, a maggio 2019, c’è stato un sopralluogo congiunto tra privato e il tecnico agrario del Comune Raffaele Feliciello. Da quella verifica, è emerso che le specie vegetali oggetto della richiesta di taglio “non appartengono alle comunità vegetali caratteristiche della flora ripariale della nostra zona climatica“, in particolare di quella presente sul fiume Ninfa/Sisto che corre in adiacenza all’area dove si intende abbattere.

È così che il tecnico ha appurato che le piante da abbattere non rientrano nella fattispecie normata dal P.T.P.R. e, quindi, non c’è bisogno dell’autorizzazione paesistica. Inoltre, secondo il tecnico, l’intervento di abbattimento è ascrivibile “come corretta manutenzione della cenosi vegetale presente, tesa all’eliminazione di piante deperienti e ad un migliore sviluppo aereo di quelle che resteranno dopo il diradamento, e a salvaguardia della circolazione stradale“.

L’intervento di abbattimento, nell’atto firmato dal Dirigente del Settore Ambiente Giuseppe Bondì, “dovrà essere effettuato da ditta specializzata nel settore, nel rispetto della buona pratica forestale ed osservando le disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia di sicurezza del lavoro con l’adozione di tutte le precauzioni necessarie al fine di evitare danni a persone e/o cose“.

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