LATINA SCALO, TUTTO PRONTO PER LA FESTA PATRONALE

Musica, risate e tante proposte a Latina Scalo per i due giorni di Festa Patronale. Per il 30 aprile e il 1 maggio annunciato un ricco programma dedicato a “San Giuseppe Lavoratore”

Si rinnova a Latina Scalo il tradizionale appuntamento con la “Festa Patronale di San Giuseppe Lavoratore”. Per il 30 Aprile e il 1 Maggio il comitato parrocchiale ha organizzato due giornate piene di attività e intrattenimenti sul piazzale della Chiesa, arricchite dalla presenza di un fornitissimo stand gastronomico. Le due serate, in particolare, assicureranno a tutti i presenti musica, risate e intrattenimenti di vario genere. Si inizia mercoledì 30 alle 21 con il concerto della “Deca Band”, un’affermata tribute band degli 883 e di Max Pezzali abituata a girare l’Italia per regalare le emozioni che solo le inossidabili note del mitico duo esploso negli anni ’90.

Il giorno dopo, alla stessa ora, si partirà con la comicità di Simone Schettino: il cabarettista campano, noto per le sue esibizioni a “Made in Sud” e in altre famose ribalte, proporrà lo spettacolo “Finalmente Show!”. A seguire, la festa culminerà con i brani del grande Vasco Rossi magistralmente interpretati dalla tribute band “Liberi Liberi”. Il programma prevede comunque tante altre iniziative dal pomeriggio del 30 Aprile: l’apertura del “Villaggio Scout” all’interno dell’oratorio, le esposizioni degli artigiani e le esibizioni dei “Retroduo” con Matteo Scordino al violino, della scuola di danza cubana “Elaine Cantillo”, dell’Asd “Latina Scalo Volley”, delle palestre “Me Lab” e “The Champion”, di “Magia Dance” e di “Qua la Zampa” con i suoi splendidi animali. Il Primo Maggio, inoltre, si terrà un’esposizione del “Gruppo Trattori d’epoca Chiesuola “ e ci sarà una dimostrazione di “Mototerapia” a cura di Mirability, impegnata anche con i suoi ragazzi speciali nelle vesti di camerieri. Per celebrare San Giuseppe Lavoratore è stato elaborato anche un ricco programma di carattere religioso che culminerà il Primo Maggio alle 18 con la Messa presieduta da Monsignor Gianni Checchinato e con la processione solenne per le vie di Latina Scalo accompagnata dalla “Banda Rossini”.

Una bella novità sarà poi rappresentata da un’interessante appendice programmata per sabato 3 maggio: alle 16,30 ci sarà una biciclettata per le famiglie, alle 19 aprirà nuovamente lo stand gastronomico e alle 20.30 in oratorio si potrà ballare con “Le Stelle del Liscio”. Il ricavato della festa, e in particolare della lotteria allestita dal Comitato in collaborazione con numerosi sponsor, servirà a finanziare l’acquisto di materiale sportivo e le spese di allestimento dell’oratorio appena ristrutturato. L’estrazione dei ricchi premi avverrà giovedì 1 Maggio nella serata conclusiva della manifestazione.

Il saluto del Parroco, Don Nello Zimbardi. “Carissimi fratelli e sorelle, “Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà” (Genesi 41,55). Questa parola ci parla di Giuseppe dell’Antico Testamento, venduto dai suoi fratelli. Ma ritrovarsi a celebrare la festa di San Giuseppe Lavoratore, patrono della nostra Comunità, è un invito ad ascoltare le parole del nostro Patrono. Nei Vangeli Giuseppe non usa tante parole, ma sono i suoi atteggiamenti e le sue azioni a narrare la sua grandezza. Meditare davanti all’immagine di San Giuseppe ci darà forza e motivazione per vivere con integrità il nostro cammino. Due sono le parole chiave che troviamo nella vita di Giuseppe: accogliere e custodire. Accogliere. Giuseppe è stato un uomo che ha accolto: prima il messaggio dell’angelo, poi Maria come sposa, Gesù come figlio, e la volontà di Dio come piano della sua vita. Accogliere per Giuseppe è lasciare che sia la grazia di Dio a condurre la sua vita. Custodire. Egli ha custodito per primo il dono della fede, la fiducia in Dio, tutta la Sacra Famiglia e le promesse divine; oggi continua a custodire la Chiesa e i suoi figli.

Custodire è prendersi cura, nutrirsi e portare a compimento l’impegno. Giuseppe è l’artista dell’accoglienza e della custodia. Ha perfezionato quest’arte attraverso il silenzio, la sua capacità di sognare, nell’intimità con Dio e nell’ascolto. Quest’anno, inoltre, viviamo la nostra festa in concomitanza con la nascita al cielo di Papa Francesco, un uomo straordinario che ci ha guidato sulla via per essere Chiesa in uscita, Chiesa in dialogo. Questo evento, tenuto conto della figura di San Giuseppe, uomo della decisione e della custodia, ci stimola ad interrogarci su come anche una festa patronale possa essere, nella sua forma, espressione di una Chiesa in uscita. Abbiamo bisogno di dialogare con ogni parte di questo mondo che necessita sempre più di uomini e donne della pace. Ritrovarci è un modo per non perdere la direzione e comprendere che c’è da scegliere da che parte stare: se dalla parte di chi vuole fare la pace attraverso le armi o di chi vuole la pace attraverso il dialogo”.

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