LATINA, PESTARONO A SANGUE UN MINORENNE: AI 3 AGGRESSORI DELLA ZONA PUB IL DASPO URBANO

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Questura di Latina

Emessi tre provvedimenti di Daspo urbano a carico dei tre aggressori del Caffè Nanà nella zona pub del capoluogo

La continua attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nei luoghi della movida e dei locali pubblici della provincia ha consentito al Questore di Latina, Raffaele Gargiulo, dopo l’attenta valutazione degli atti di indagine da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine, di dare tempestiva applicazione alle nuove forme di DASPO introdotte dall’ultimo “Decreto Sicurezza” riguardanti il mondo della movida e dei locali pubblici.

Il Questore ha emesso tre DASPO Urbani nei confronti di altrettante persone resesi responsabili di aver aggredito per futili motivi, davanti ad un noto bar nel centro urbano di Latina, con calci, pugni ed anche utilizzando un bastone ed una bottiglia di vetro rotta, un minorenne pontino causandogli lesioni personali giudicate guaribili in 8 giorni di prognosi.

Si tratta dei tre uomini residenti a Latina, di 29, 20 e 45 anni, imparentati fra loro (il più anziano è il suocero del 29enne), ritenuti responsabili dell’aggressione ai danni di un minorenne ad agosto, in zona pub. A finire arrestati e a scegliere il silenzio nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, sono stati Michele Petillo (29 anni), con precedenti per spaccio di droga e attualmente a giudizio nel processo “Scarface” che vede alla sbarra tutto il clan capeggiato da Giuseppe “Romolo” Di Silvio, il fratello Enzo Succi (20 anni) e il suocero Vincenzo Scava (49 anni), un cognome non nuovo alle cronache giudiziarie.

I tre sono accusati di tentata violenza privata e lesioni aggravate in concorso, nonché per detenzione illegale di armi, poiché, nella tarda serata del 1° agosto 2022, avrebbero aggredito un diciassettenne seduto ad un tavolino di un bar della zona pub, il Caffè Nanà.

Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, i tre si sono avventati insieme contro il giovane, muniti peraltro di coltello, un collo di bottiglia rotta e una mazza di legno, per poi minacciare il 17enne di cavargli gli occhi e ucciderlo. Gli aggressori, successivamente, dopo aver pestato a sangue il ragazzo, persino accoltellato, si sono dati a precipitosa fuga.

tre sodali, infatti, erano arrivati nei pressi del bar per cercare un altro giovane che aveva avuto, poco prima, con uno di loro un diverbio e non avendolo trovato più sul posto, si erano accaniti sul diciasettenne pensando che lui sapesse dove si trovasse. Si trattava di Matteo Baldascini, noto anche lui alle cronache giudiziarie

E proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza in luoghi di incontro o svago, – spiega una nota della Questura di Latina – vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, in analogia appunto per i soggetti colpiti dal DASPO sportivo.

I tre soggetti, destinatari di un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, cui sono tuttora sottoposti, sono raggiunti quindi dal Daspo Urbano. Scatta così il divieto, per il periodo di 2 anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, ed affini ricadenti nell’area del centro urbano del Comune di Latina. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

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