LATINA, MALCOSTUME AL COMUNE: OK ALLA BOZZA DI REGOLAMENTO PER TUTELARE CHI SEGNALA GLI ILLECITI

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Whistleblowing e tutela per chi segnala il malcostume: la Giunta Coletta ha approvato le nuove linee guida e una bozza di regolamento

Nuove tutele per i cosiddetti “soffiatori” di comportamenti illeciti che avvengono nell’ente comunale. La legge prevede una scudo di sicurezza per coloro che, accorgendosi di condotte potenzialmente illegali, segnalano alle autorità competenti il malcostume interno a un Ente o comunque in uno settore dello stesso.

La Giunta municipale di Latina, lo scorso 5 aprile, ha approvato la delibera con cui l’ente di Piazza del Popolo si adegua alle linee guida sancire dalla deliberà dell’Anac – l’Autorità dell’anticorruzione nazionale – deliberate a giugno 2021.

La segnalazione (whistleblowing) – così come si legge nella bozza di regolamento allegata alla delibera – è un atto di manifestazione di senso civico, attraverso cui il segnalante (whistleblower) contribuisce all’emersione e alla prevenzione di rischi e situazioni pregiudizievoli per l’amministrazione comunale e, di riflesso, per l’interesse pubblico collettivo. La segnalazione deve essere effettuata esclusivamente nell’interesse dell’integrità pubblica.

Gli scopi fondamentali delle linee di tutela del segnalante sono quelli di rimuovere i fattori che possono ostacolare o disincentivare il ricorso all’istituto del whistleblowing (segnalazione), quali i dubbi e le incertezze circa la procedura da seguire e i timori di ritorsioni o discriminazioni; evitare che i soggetti, venuti a conoscenza di condotte illecite in ragione del proprio rapporto di lavoro con e nel Comune di Latina, omettano di segnalarle per il timore di subire conseguenze pregiudizievoli; garantire la massima riservatezza e la completa protezione degli autori delle segnalazioni (i cosiddetti whistleblowers).

Le segnalazioni di illeciti, di irregolarità e di condotte corruttive possono essere effettuate, secondo la bozza di regolamento approvata dalla Giunta, dai dipendenti del Comune di Latina assunti a tempo determinato ed indeterminato; dal personale non dipendente del Comune di Latina che opera nel Comune, quali: il personale che opera negli uffici di supporto agli organi di direzione politica del Comune di Latina; i collaboratori e i consulenti con qualsiasi forma di contratto o incarico e a qualsiasi titolo assunti dal Comune di Latina; i lavoratori e i collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzino opere in favore dell’amministrazione comunale.

Non possono essere prese in considerazione le segnalazioni presentate da altri soggetti, inclusi i rappresentanti di organizzazioni sindacali e associazioni, in quanto l’istituto del whistleblowing è indirizzato alla tutela della singola persona fisica.

Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza riceve, verifica la presenza di un “fumus” in merito alla fondatezza e gestisce le segnalazioni, nel rispetto dei principi di imparzialità e riservatezza, sulla base di apposito sistema tecnologico – informatico di gestione delle segnalazioni di cui al successivo § 6. Spetta al Responsabile anti-corruzione compiere una prima imparziale delibazione sulla sussistenza di quanto rappresentato nella segnalazione, in coerenza con il dato normativo, che si riferisce a una attività “di verifica e di analisi” e non di accertamento sull’effettivo accadimento dei fatti.

Nella bozza di regolamento sono normate anche le modalità di invio della segnalazione dell’illecito, i termini per l’avvio e la conclusione dell’istruttoria, la tutela di riservatezza e dalle condotte discrimatorie o ritorsive. Infatti, proprio per quest’ultimo punto, la procedura lascia impregiudicata la responsabilità penale e disciplinare del whistleblower nell’ipotesi di segnalazione calunniosa o diffamatoria ai sensi del codice penale e dell’art. 2043 del codice civile.

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