Mad Museo d’Arte Diffusa ospita alla Caffetteria di Silvia Farina al Centro la prima mostra italiana di Alena Panchishin, giovane artista ucraina rifugiata in Italia con la piccola Eva dopo dieci giorni dall’invasione russa. La mostra è iniziata sabato 1 luglio nel “pittoresco” bar del centro storico di Latina.
“Le tele di Alena – dichiara Fabio D’Achille, direttore del Mad – si distinguono da una dominante azzurra e bianca che racconta per lo più il colore delle onde del mare. L’acqua ha stregato la giovane artista negli ultimi anni e l’ha vista avvicendarsi in un tormentato e maniacale studio di ogni riflesso o bagliore sul suo cavalletto e con i suoi tubetti ad olio.
Mi racconta di una fuga repentina dal proprio paese anche se una certa tensione verso la “ricerca di fortuna” in Italia sembra fosse già nei suoi piani. Le tele di diverso formato si ambientano armonicamente delle vetrine della caffetteria che diventa sempre più punto di riferimento anche culturale in città. Andrea “Caravaggio” mi ha presentato l’autrice al MadXI, sono venuti a trovarmi con la piccola Eva nello spazio immenso di MAD a Latina scalo; Alena mi ha raccontato – in inglese – della sua pittura e del fatto che non aveva tante tele con se’ perché la sua produzione è ancora a Dnipro, però ho pensato che negli spazi diffusi in città ci sarebbe presto stata l’occasione di esporre per lei. Venite a scoprire queste piccole e medie tele che raccontano le onde della pace e della libertà con una forza e una precisione maniacale dell’autrice; rasentano l’iperrealismo, quasi bagnano la vista.
Inizia a luglio una storia di pittura e di incontri tra Italia e Ucraina che la nostra città ha già nel proprio DNA e che rinnova il senso di accoglienza del nostro territorio”.
Alena Panchishin è una giovane artista ucraina, autodidatta, nata a Dnipro e mamma di Eva. Appassionata di disegno e arte interrompe gli studi all’Università di Economia e inizia a lavorare come parrucchiera. Nel 2020 in Ucraina, durante la quarantena per il Covid decide di lasciarsi trasportare completamente dalla pittura. Si alzava prestissimo la mattina e andava subito davanti al cavalletto per dipingere per poi dedicarsi al lavoro.
Alena dipinge principalmente il mare e le onde. Aveva provato i colori ad olio per la prima volta nel 2017, in uno studio d’arte, da allora molti tentativi di dipingere qualcosa con l’aiuto del suo maestro d’arte senza trovare un spunto preciso dove rivolgere la sua attenzione anche maniacale verso alcuni dettagli e colori! Consuma e cancella migliaia di tele, riversa vernice, impegno e tantissime ore di video formazione e studio online sul movimento dell’acqua… intendendo approfondire il tema, il suo movimento, i bagliori fuori e dentro, i riflessi, i colori dominanti legati alla luce e al cielo, alla natura circostante.
Dedica tutto il suo tempo libero alla pittura. Anche adesso, dopo essersi trasferita in un nuovo paese come rifugiata, tra le prime cose che ha comprato ci sono i colori e i pennelli. Ora, anche se è abbastanza difficile trovare il momento per dipingere, sta facendo del suo meglio, perché è molto importante per lei l’arte e la pittura; sente, percepisce in questo processo creativo qualcosa di bello a cui non riesce a rinunciare.