Latina, le case dei papà utilizzate per l’emergenza abitativa: la decisione del Commissario straordinario Carmine Valente
Una delibera commissariale, datata 3 aprile, destina le unità immobiliari delle case dei papà di Latina ai nuclei bisognosi in cui c’è almeno un minore.
Come noto, sono 3 le unità immobiliari destinate a struttura di accoglienza residenziale per i padri separati, nell’ambito del progetto denominato “A casa con papà” così come stabilità una delibera di giunta risalente al 2012.
Un progetto che nasceva sotto i migliori auspici ma che evidentemente è andato a morire. Infatti, secondo quanto riporta il Comune che ha pubblicato l’avviso pubblico per i possibili fruitori, “si è preso atto che non sono molte le domande che pervengono rispetto a tale Avviso e che molti partecipanti non hanno i requisiti previsti dallo stesso per cui tali immobili risultano spesso non utilizzati”.
Già nel 2019, la giunta Coletta, tramite una delibera, ha fornito al Servizio Programmazione del Sistema Welfare l’indirizzo di poter utilizzare gli immobili destinati al Progetto “A casa con papà” a situazioni di emergenza abitativa di nuclei con presenza di almeno un minore. Una decisione maturata dal fatto che tutt’oggi gli immobili non risultano pienamente occupati. Una vacatio che per l’ente di Piazza del Popolo non è opportuna in quanto gli immobili “potrebbero essere oggetto di occupazione e/o di furti vari (come si è già più volte verificato)”.
Ad ogni modo, l’utilizzo degli immobili per nuclei bisognosi con presenza di un minore o un disabile, specifica la delibera commissarie, “ha carattere assolutamente subordinato rispetto alle finalità principali del progetto “A casa con papà”, per cui è consentito solo qualora gli immobili risultassero liberi e qualora non risultassero agli atti domande di ammissione al progetto in corso di istruttoria”.
